La rincorsa prosegue, nel tardo pomeriggio (ore 18), sulla via Emilia: la Roma, con il ricordo dell’umiliante ko all’Olimpico nel match d’andata, scende in campo al Mazza contro la Spal. E, in attesa di conoscere il verdetto del derby di domani sera a San Siro, deve accorciare il distacco dal Milan terzo e dall’Inter quarta, in vantaggio rispettivamente di 4 e 3 punti. Ranieri va, dunque, all’inseguimento di Gattuso e Spalletti. E il weekend è da sfruttare in zona Champions: vincendo a Ferrara, i giallorossi si avvicinerebbero almeno a una delle rivali che la precedono in classifica, se non a tutt’e due.
INCROCIO INEDITO La Spal e Semplici, dunque, aspettano la Roma. E soprattutto l’erede di Di Francesco che, in serie A, non ha avuto mai il piacere di sfidare né il club emiliano nè l’allenatore toscano. Ranieri, però, più che agli avversari mai incrociati, si dedica principalmente al suo gruppo. Da riequilibrare in campo, sia nella testa che nell’assetto. L’allenatore recita in semplicità, chiedendo agli interpreti di lasciare a casa la paura e la timidezza. E di comportarsi più da squadra, eliminando ogni svolazzo e personalismo. I concetti offerti in questi giorni ai suoi interlocutori sono i più normali che ci siano, con l’intento di rendere il 4-4-2 compatto e per certi versi blindato. Spinta, da dietro, solo a destra, con Karsdorp o Santon. Muro con 3 centrali difensivi: Jesus spostato sulla fascia sinistra per il rientro di Fazio accanto a Marcano. Non spetta a loro verticalizzare, ma al massimo lanciare verso l’attacco. Il centrocampo avversario è da saltare per evitare il pressing dei rivali, anche Olsen si deve adeguare.
La mossa è studiata per prevenire i contropiede corti che spesso sono stati fatali ai giallorossi. Come esterni alti, rivedremo Zaniolo (confermato l’interesse del Real Madrid) ed El Shaarawy, la coppia di riferimento della vecchia gestione, almeno nell’ultimo periodo. Zaniolo, sofferente per il trauma alla caviglia, è in ballottaggio con Kluivert, titolare lunedì scorso. Davanti Dzeko in coppia con Schick che, però, non parte in linea con il compagno, ma più basso. Ranieri, come è già accaduto contro l’Empoli nella notte del suo nuovo debutto sulla panchina giallorosa, ha sempre i giocatori contati. Indisponibili lo squalificato Florenzi e gli infortunati Manolas, Kolarov, De Rossi, Pellegrini, Pastore e Under. In sintesi recupera solo Fazio e Dzeko, titolari di oggi e di ieri. E, per completare l’elenco dei 20 convocati, chiama ancora i primavera di De Rossi sr: il difensore centrale Cargnelutti, il centrocampista Riccardi e il centravanti Celar che ha debuttato in corsa lunedì sera all’Olimpico.
NUOVA CHANCE La Spal non vince in casa da 11 giornate. Soprattutto è la squadra che, da 18 partite, va più piano in A: solo 11 i punti raccolti su 54 a disposizione. L’andamento lento è cominciato subito dopo la vittoria del 20 ottobre nella Capitale: 1 successo, il 27 gennaio al Tardini contro il Parma, 8 pareggi e 9 sconfitte (10, contando pure quella in Coppa Italia). Al Mazza non conquista i 3 punti dal 17 settembre, quando riuscì a superare l’Atalanta. Il digiuno, dunque, è lungo 6 mesi. A Ranieri, nel giorno in cui ha la grande occasione di riprendere quota, non interessano i numeri che accompagnano la formazione di Semplici: la Roma attuale, non si può permettere di sottovalutare nemmeno la quintultima in classifica. Che, con 23 punti e solo 2 di vantaggio sul Bologna terzultimo, gioca chiaramente per la salvezza.