Cadono come mosche. Al ritmo di uno al giorno. La Roma accoglie in infermeria l’ennesima «vittima» della stagione: Stephan El Shaarawy ha lasciato ieri il ritiro della Nazionale dopo aver accusato un risentimento al polpaccio prima della gara con la Finlandia, che ha seguito dalla panchina. Quindi teoricamente pronto a entrare. Visto che ieri mattina il fastidio non era passato, un consulto tra i rispettivi staff medici ha consigliato la via della prudenza: non dovrebbe trattarsi di nulla di serio, ma la Roma ha richiamato alla base l’attaccante e oggi lo sottoporrà agli esami del caso per quantificare il danno.
Un altro che si aggiunge a una lista infinita: si tratta infatti del 67° infortunio stagionale, il 41° di natura muscolare e il 15° che riguarda un polpaccio. El Shaarawy si era già fermato per l’intero mese di dicembre in seguito alla lesione accusata al flessore nell’avvio della gara interna di Champions con il Real Madrid. Ora un altro stop, nel momento in cui era il giocatore più in palla nel pacchetto offensivo giallorosso, con 4 gol e 3 assist nelle ultime 9 partite di campionato. Ma l’ultima in casa della Spal l’aveva terminata nel peggiore dei modi dentro lo spogliatoio all’intervallo: una lite particolarmente accesa con Dzeko ha spinto Ranieri a lasciare fuori il Faraone. Impossibile sbilanciarsi sui tempi di recupero, ma si può ipotizzare che El Shaarawy salti almeno Napoli e Fiorentina e sia a rischio per la gara con la Samp.
Un tris di partite da giocare in una settimana che rappresentano davvero l’ultima chiamata per inseguire un posto in Champions. La rincorsa è già durissima, così diventa una missione impossibile. Ranieri dovrà tentare il miracolo senza Florenzi e non sa chi e quando riavrà degli altri convalescenti. De Rossi, Manolas, Kolarov, Under e Lorenzo Pellegrini si stanno allenando tutti in campo da qualche giorno, ma sempre a parte. Sta molto meglio il terzino serbo, che potrebbe rientrare in gruppo tra domani alla ripresa e mercoledì, giorno in cui è previsto di rivedere finalmente Under lavorare insieme ai compagni dopo oltre due mesi.
Il tecnico potrà fare la conta solo al rientro di tutti i nazionali dai vari impegni, sperando di non rivedere nessun altro tornare in anticipo: in una settimana quattro giallorossi hanno fatto avanti e indietro. Intanto mercoledì e giovedì i dirigenti Totti, Baldissoni, Fienga e Calvo saranno a Doha per il workshop con gli sponsor insieme al Ceo della Qatar Airways. Rimarrà il diesse Massara a presidiare Trigoria, lui che si sta giocando la conferma per il futuro ma deve allontanare le ombre di Petrachi e Campos. Chiunque sarà a costruire la nuova Roma dovrà iniziare da un allenatore, che porti con sé uno staff capace di non far «rompere» un calciatore al giorno: tanti indizi continuano a portare verso Sarri, magari in coppia col preparatore atletico exromanista Bertelli.