(CONFERENZA STAMPA) Cosa si sente di dire ai tifosi? “È normale che quando non giochi bene e perdi il tifoso ci resti male. Cos’altro posso dire, nei momenti difficili stateci vicini. Pronti via, 1-0, riusciamo a pareggiare, sono sincero, non so come, nel secondo tempo pronti via, secondo gol. Anche una squadra in grande condizione avrebbe fatto fatica, figuriamoci noi che non siamo in salute. Dobbiamo riprenderci al più presto.”
Il modulo di gioco? “Due ore prima della partita ho saputo che Zaniolo era stato male ieri notte, è venuto e mi ha detto che non se la sentiva, e preferiva partire dalla panchina. Ho messo Cristante perché nell’Atalanta aveva fatto questo tipo di gioco, poi ho visto che Schick tornava più indietro rispetto a De Rossi, gli ho detto di stare più vicino a Dzeko e di prendere il centrocampista più basso, ho detto anche a Cristante di tenere più libero Mario Rui.”
Possibili dimissioni in caso di ulteriore sconfitta? “No, perché sapevo cosa ci fosse in ballo. Devo fare quadrato e cercare di salvare il salvabile. Non riusciamo ad allenarci, tra infortuni e nazionali ho allenato sette giocatori. Posso solo ringraziare quei ragazzi che pur avendo problemi hanno voluto giocare, significa che ci tengono, che vorrebbero reagire, ma il Napoli ha meritato. Grande squadra, tutti si muovono, sono in un momento di forma eccellente, complimenti a loro.”
Squadra svogliata? “L’aspetto mentale è la prima cosa di ogni atleta, di qualsiasi sport. Stiamo cercando di reagire, cerco di motivarli e loro devono andare in campo. I risultati non ti aiutano, l’uscita dalla Champions e la sconfitta di Ferrara non sono state cose appaganti nell’ego dei ragazzi. Ieri avevamo fatto allenamento specifico su queste palle filtranti, quando prendi gol all’inizio di ogni tempo non è facile. Abbiamo perso, dobbiamo dimenticare questa partita e pensare alla prossima. Non ci sarà granché da allenare, domani c’è recupero e dopodomani il prepartita, poi ci sarà la Sampdoria. Dobbiamo essere come un pugile, stare coperti e prendere meno botte possibili, perché fanno male.”
Obiettivo Europa League? “Ho detto ai ragazzi che se siamo determinati possiamo andare dappertutto, se non lo siamo possiamo non andare da nessuna parte. Mi attendo una grossa reazione in ogni circostanza.”
Come si fa a far sbocciare Schick? “In alcune circostanze sembra timido, a vederlo nella Sampdoria o in nazionale è un altro giocatore, convinto, motivato, tenta il dribbling. Mi ha detto di stare bene, il ragazzo c’è, perché è un gran giocatore, ma lo sto aspettando così come il pubblico.”