La Roma continua a sognare, Antonio Conte resta invece in attesa. Nel senso che il leccese si è preso del tempo per valutare alcune cose, ma ci sarà da capire fino a quando la Roma potrà permettersi di aspettare una sua risposta. In tal senso, Roma-Juventus del 12 maggio prossimo può essere una partita spartiacque per capire se Conte deciderà davvero di sposare il progetto della Roma o meno. Maggio, poi, sarà un mese particolare per l’ex tecnico del Chelsea perché a Londra arriverà anche la sentenza sulla richiesta di risarcimento presentata ai Blues per il licenziamento per giusta causa e per la quale Conte ha chiesto quasi 20 milioni. (…)
A Roma, però, è ovvio che si stia sognando ad occhi aperti, nonostante chi ci sia ora – e cioè Claudio Ranieri – stia facendo bene (nonostante il successo dell’Atalanta, la Roma ora è quinta da sola) e abbia il gradimento di tutti dentro e fuori Trigoria. L’idea-Conte, però, ha acceso i fari del tifo giallorosso, ma soprattutto ha riacceso la fiducia verso il futuro. Come dire, allora si vuole ancora provare a vincere davvero.
Con l’eventuale arrivo di Conte, tra l’altro, cambierebbero molte strategie, anche a livello individuale. Ad iniziare da Dzeko e Manolas, che potrebbero anche restare. Dzeko proprio su esplicita richiesta del tecnico, visto che il club è entrato nell’ottica di idee di darlo via a giugno (la Roma spera di farci 15-20 milioni di euro) e ad esserne felice sarebbe anche Kolarov, suo grande amico; Manolas per sua scelta, perché a Roma sta bene e vorrebbe restare, ma prima vuole capire chi sarà il nuovo timoniere dei giallorossi. (…)
Gli altri giocatori che finirebbero con l’essere parte integrante dello scacchiere «contiano» sarebbero ovviamente i giocatori della Nazionale, a partire da quelli che Conte ha avuto con sé nell’esperienza azzurra dal 2014 al 2016. De Rossi, ad esempio, giocherebbe un altro anno per la gioia di entrambi. E Florenzi anche troverebbe stimoli per ripartire. E poi El Shaarawy e Zaniolo, altri due su cui si poggerebbe la Roma del futuro. (…)
FONTE: La Gazzetta dello Sport