(…) Se la squadra giallorossa fino al 26 maggio coltiverà ambizioni di Champions, il merito va molto a questo portiere di Castellammare di Stabia (…) che contro la Juventus ha miracoleggiato su Cuadrado e Dybala. Ma sorprendersi sarebbe sbagliato, se si pensa che è stata proprio la società bianconera a capire le sue potenzialità ed acquistarlo dal Sorrento a 17 anni, mantenendone poi il completo controllo fino a quando Mirante non ne compie 24.
In mezzo, c’è stata l’età del sogno, da metabolizzare sui campi di Crotone e Siena, prima e e dopo avendo l’onere e l’onore di essere il vice di Gigi Buffon alla Juve, in cui ha giocato nella stagione della vittoria del campionato di Serie B. (…)
La vera carriera da protagonista di Mirante è cominciata dopo, tra Sampdoria, Parma e Bologna. (…).L’altro, cruccio, forse, è stata la Nazionale. «Non è un ricordo bello. Sono stato preconvocato per il Mondiale del 2014 e per l’Europeo del 2016. Forse meritavo una competizione importante, ma non sono andato per scelte tecniche, credo. È un rammarico grande. Nel 2016 avrei meritato di più». Quell’anno, però, è diventato fondamentale per altro. Un problema cardiaco accusato ad agosto gli fa temere di dover smettere col calcio. (…).
Il destino, due anni più tardi, gli ha regalato la chance Roma. Pensava di dover essere solo il vice di Olsen, ora invece è molto di più. (…) Certo, a Trigoria stanno cercando un titolare – piacciono Cragno e Sirigu, ed è stato offerto anche Trapp – però Mirante non fa drammi. L’età dei rimpianti non è ancora arrivata. E chissà se lo farà mai.
FONTE: La Gazzetta dello Sport