Li illudeva promettendo loro una carriera stellare nelle loro squadre del cuore e invece li molestava, conquistando prima la loro fiducia con l’inganno e poi tentando approcci prima o dopo gli allenamenti. Scandalo nel mondo del calcio minorile. È stato arrestato ieri un procuratore di baby giocatori fuori dal centro sportivo dell’As Roma a Trigoria. A fermare l’uomo, classe 1966, gli agenti di polizia della IV sezione della Squadra Mobile, diretti da Pamela Franconieri, che lo hanno colto in flagranza di reato poco distante dal centro di allenamento del club giallorosso, mentre molestava una giovane promessa.
L’ARRESTO – La vittima trovata con lui, infatti, è un baby talento della Roma. Ieri pomeriggio il procuratore, molto conosciuto negli ambienti legati al talent scouting calcistico, era con il ragazzino in auto, pochi minuti prima del fischio di inizio degli allenamenti pomeridiani. Gli agenti della Mobile, che lo seguivano da tempo, lo hanno trovato così: mentre provava a molestare il ragazzino che purtroppo non sarebbe l’unico finito nella sua ragnatela. Almeno altri due minori secondo le indagini condotte nelle ultime settimane dalla Mobile, coordinate dal sostituto procuratore Maria Gabriella Fazi e partite dopo la denuncia per molestie sporta da una famiglia, sarebbero caduti nella sua trappola.
L’uomo da diversi anni si occupa di scovare in giro per l’Italia i futuri campioni del calcio, trovandoli tra le piccole e grandi società sportive, nelle scuole e finanche nelle parrocchie. Le famiglie, vedendo in quest’uomo una speranza, gli avevano affidato i propri figli. Quando lo hanno arrestato, il 53enne non ha detto nulla, gli agenti lo hanno condotto nel carcere di Regina Coeli e ora dovrà rispondere dell’accusa di abusi sessuali nei confronti di minore.
LE ALTRE VITTIME – Ma l’inchiesta potrebbe allargarsi ancora e contare un numero di vittime superiore alle 3 accertate finora. Inquietante il suo modus operandi. L’uomo dall’aspetto rassicurante e sempre pronto alla battuta, ingannava i ragazzini promettendo loro carriere folgoranti nelle principali squadre di calcio italiane: «Tu sei perfetto per il ruolo di attaccante, vedrai che se ti impegni ci riusciamo», o ancora: «No, non sei per la difesa, tu vali molto di più come mediano».
Queste le frasi che più di altre ripeteva alle sue vittime con lo scopo di plagiarle. Poi, una volta conquistata la loro fiducia e quella dei genitori, iniziava a sfiorarli e a palpeggiarli sfruttando quasi sempre in auto gli attimi precedenti alle partite o agli allenamenti. Il minore che ieri è stato trovato con l’uomo dovrà ora essere ascoltato in audizione protetta così come gli altri due ragazzini.
FONTE: Il Messaggero – C. Mozzetti / G. Scarpa