“I tempi stringono e determinate scadenze non si possono più rinviare. Il 16 novembre Berdini deve portare in Giunta il testo della variante urbanistica e oggi si discute delle opere pubbliche, infrastrutture e viabilità. Al termine di questa seduta della Conferenza dei Servizi in teoria dovrebbero uscire fuori le opere che andranno fatte e quindi quale sia l’ammontare definitivo della variante urbanistica”.
“Questa scadenza è contenuta in una delibera, quindi Berdini è obbligato a presentare la variante urbanistica entro quella data. Oggi è la prova del nove perché capiremo se le parole di Berdini sono state un lungo bluff oppure se vuole arrivare davvero allo scontro, fermo restando che le amministrazioni parlano per atti firmati e non per dichiarazioni. La Regione e il Comune vorrebbero rimbalzarsi le responsabilità. Se quello che esce oggi è sottoscritto dal Comune poi lo stesso deve dare seguito e non può più tirarsi indietro”.
“Perché Berdini ha fatto così tante dichiarazioni? Io non interpreto il Berdini-pensiero. L’assessore è un urbanista con una certa fama e legittimamente ha espresso fin dal primo momento dei dubbi, alcuni dei quali condivisibili. Ad esempio anche per me dovrebbe essere il pubblico ad individuare l’area e non il privato ma la legge dice così. La sua posizione è la stessa fin dal primo giorno. Le sue dichiarazioni possono essere frenate solo per volere del Sindaco ma se questa indicazione non arriva devo pensare che lui ha l’appoggio del primo cittadino. Berdini ha esautorato l’assessore Meleo, l’assessore Meloni e l’assessore Muraro. Lui è l’unico a occuparsi dello Stadio della Roma”.