È caos perla panchina della Roma. Nella corsa a raccogliere l’eredità lasciata da Ranieri, descritto come abbastanza deluso della seconda esperienza a Trigoria, si abbassano drasticamente le percentuali di Mihajlovic, davanti a tutti negli ultimi due giorni, e si alzano quelle di De Zerbi e Fonseca, con le chance di arrivare a Sarri ridotte al lumicino. Sembra la sceneggiatura di un film thriller, ma sono soltanto gli effetti generati dal no di Gasperini in una settimana più che incandescente.
Per almeno quarantott’ore il tecnico serbo, in vacanza a Belgrado nel weekend, è stato prepotentemente il candidato numero ad allenare la Roma del prossimo anno, potendo contare sul doppio gradimento di Totti e Petrachi. Il direttore sportivo ed il resto della società hanno potuto però tastare con mano il mancato consenso di parte della piazza nei confronti dell’ex calciatore della Lazio, osteggiato dai tifosi romanisti con diverse scritte sui muri della Capitale, e sono intenzionati ad effettuare altre scelte per evitare di spaccare ulteriormente un ambiente già deteriorato.
Ieri mattina c’è stato un nuovo doppio contatto con De Zerbi e Fonseca, per un testa a testa che si risolverà nei prossimi giorni. Già tra oggi e domani (o al più tardi martedì) la dirigenza giallorossa incontrerà l’allenatore del Sassuolo, sotto contratto con i neroverdi per un’altra stagione. A metà settimana è invece in programma il summit con Fonseca e il suo agente. Il portoghese era stato avvicinato dopo il rinnovo di Gasperini ed era stato fissato un incontro a Madrid, sede della finale di Champions, per iniziare a discutere i dettagli dell’accordo.
Questo appuntamento era stato poi disdetto vista l’opzione Mihajlovic, ma una nuova chiamata di Petrachi, ormai vicino a trovare una quadra con il Torino per la rescissione, ha riallacciato i rapporti. Il mister dello Shakhtar è legato agli ucraini fino a giugno 2020 e nel contratto è prevista una clausola rescissoria da cinque milioni di euro: a Trigoria, anche se il ds leccese preferirebbe la strada italiana, si punterà a trovare un accordo per liberarlo senza il pagamento di alcun indennizzo, facendo leva sulle parole del presidente del club di Donetsk: «C’è un accordo morale con Paulo nel caso qualcuno si interessi e qualcuno lo è di sicuro. Se una big europea va si Fonseca, sono pronto a lasciarlo andare».
Fino a che non sarà ufficializzato l’allenatore della Juventus è infine impossibile escludere la pista Sarri, prima scelta di Baldini, ormai ad un passo dalla firma con i bianconeri (ieri ha incontrato Paratici), mentre sono da accantonare le ipotesi Gattuso (vuole andare all’estero) e Giampaolo. Sarà un’altra settimana con i botti, non mancheranno altri saliscendi.
FONTE: Il Tempo – F. Biafora