Un blitz e in un giorno è arrivato l’accordo che ha portato la Juventus e la Roma a scambiarsi due terzini sinistri. A Trigoria arriva Leonardo Spinazzola, folignate di 26 anni, a Torino finisce Luca Pellegrini, classe 1999, uno dei più promettenti giocatori usciti dal vivaio romanista, peraltro quello che aveva il record italiano del numero di trofei vinti a livello di settore giovanile.
In onore di sua maestà la plusvalenza, dopo aver sbattuto inutilmente sul muro per cercare una via di uscita prima con l’operazione Dzeko (che l’Inter vuole pagare assai meno della valutazione della Roma), poi con quella El Shaarawy (un’offerta piovuta dal cielo cinese, ma poi ritirata) e infine con Gerson (che il Genoa voleva in prestito e Petrachi dare per 10 milioni), la Roma è stata costretta a sacrificare per 21 milioni il suo terzino, evidentemente non ritenuto maturo sul piano caratteriale prima che tecnico (su questo davvero nessuno che lo abbia visto giocare può nutrire dubbi), ed ha accettato di versarne 28,5 per avere l’ex pupillo di Gasperini (stamattina le visite mediche e la firma su un contratto di 2,5 milioni l’anno per cinque anni).
E per fortuna non è morta sul filo di lana la trattativa che porterà Manolas a Napoli (e Diawara, di conseguenza, a Roma), nonostante un litigio giovedì mattina per una presa di posizione del presidente De Laurentiis che ha rischiato davvero di far saltare tutto.
Ma alla fine Manolas dovrebbe aver accettato l’ultimo diktat (a quanto pare su un bonus) e, pur arrabbiato, ha accettato le condizioni: l’accordo dovrebbe essere ufficializzato oggi, a seguire quello di Diawara (balla ancora qualcosa nelle cifre). Così la Roma avrà le sue plusvalenze (quasi 50 milioni), anche se il saldo aritmetico delle quattro operazioni è positivo per qualche spiccio. E il mercato deve ancora iniziare. (…)
FONTE: Il Romanista – D. Lo Monaco