L’ex giallorosso e ex della Nazionale Under 21, Gigi Di Biagio, ha rilasciato alcune dichiarazioni sulla sua e squadra e su alcuni giocatori giallorossi che lui ha avuto nella Nazionale di cui era CT:
(…) Sei stato vicino alla panchina della Roma qualche mese fa? “L’ho letto anche io, fa piacere esser accostati alla Roma, posso confermare che ho avuto dei contatti, anche frequenti con la Roma, ma non per allenarla, però non mi fate dire di più per rispetto di chi poi è stato scelto, non mi piace fare questi discorsi pubblicamente”.
Ma sappiamo che qualcuno della Roma ti ha chiamato? “Non mi fate aggiungere di più”.
Dove può arrivare la Roma? “A mio giudizio per la Roma arrivare quarta in questo momento è come vincere lo Scudetto”.
Zaniolo? Che carattere ha? “Nicolò ha avuto qualche momento di appannamento, qualche problemino nelle nazionali, ma ha un’intelligenza e una forza fisica incredibili, ha un talento che può renderlo una stella. Ora lo vedo tornato ai livelli di sei mesi fa. Ho punito Kean e Nicolò per alcuni atteggiamenti sbagliati, piccole cose su cui devono migliorare, ma per il loro bene, situazioni che da professionisti apprenderanno sicuramente, per la loro crescita. Adesso hanno resettato tutto e sono tornati a fare grandi cose. Vedo Nicolò nel cuore del gioco, non deve giocare troppo esterno vicino alla linea, deve stare in mezzo al campo perché lì può fare la differenza”.
Hai allenato per tanti anni Lorenzo Pellegrini, che prospettive ha? “Considero Lorenzo il centrocampista più forte d’Italia, ha un valore incredibile, sento ancora dire a Roma che è un giocatore normale, mi viene da ridere. E’ una mezzala perfetta da 4-3-3, ma per intelligenza, corsa, può giocare in tutti i ruoli, anche più offensivi. Secondo me Fonseca potrebbe riproporlo da trequartista, perché anche ieri con la Nazionale ha giocato bene da giocatore più avanzato. Lo schierai lì contro il Belgio nell’Under e col Mancio ne abbiamo parlato, spesso ci sentiamo e ci confrontiamo ancora oggi. Roberto è stato fuori per quattro anni, è bello potersi confrontare con lui anche oggi, ad esempio l’esperimento del doppio play Verratti-Jorginho, lo feci nelle due amichevoli di transizione e lui le vide dicendo che avrebbe voluto riproporlo, così è stato e mi sembra che stia già ottenendo discreti risultati. Mi fa piacere avere questo rapporto diretto con Mancini“.
Spinazzola che calciatore è? “Dei ragazzi della Roma ne ho allenati tanti, sono felice che abbiano acquistato gente come Zappacosta, Spinazzola, Mancini etc. li ritengo ottimi giocatori. Leo l’ho avuto in Under 20 e Under 21, nasce come esterno offensivo, poi è stato arretrato a fare il terzino. Ha delle doti incredibili, si è completato, è maturato”.
Come schiereresti la Roma attuale con i tanti giocatori offensivi a disposizione di Fonseca? “E’ aumentata la scelta per mister Fonseca con gli ultimi acquisti. Penso che un bel rombo a centrocampo potrebbe essere una soluzione, anche se non è facile cambiare dal 4-2-3-1. Può e deve trovare l’equilibrio giusto, con tutti questi giocatori di qualità è possibile trovare una formula diversa, che ti consenta di fare la differenza da trequarti in su”. (…)