Petrachi ha cercato di accontentare Fonseca per ricostruire la squadra, puntando sul giusto mix tra giovani e giocatori di esperienza. Non è stato facile e il mercato che si è chiuso quando il campionato era già cominciato non ha aiutato il lavoro del direttore sportivo. La Roma è riuscita a convincere Dzeko a restare, dopo che il centravanti aveva chiesto di essere ceduto all’Inter. (…)
E il rinnovo del contratto di Edin rientra nei parametri che si è data la società, che è riuscita ad abbassare di poco il monte ingaggi. Fonseca aveva chiesto la conferma di Dzeko dal primo momento che è arrivato.
L’allenatore portoghese ha voluto giocatori di esperienza, ma anche la conferma dei due giovani più promettenti, Zaniolo e Ünder, che avevano molte offerte e ai quali è stato rinnovato il contratto. Fonseca ha voluto anche Diawara, arrivato nell’operazione Manolas, che aveva chiesto di essere ceduto al Napoli. I giocatori acquistati solo in prestito sono una sorta di garanzia per la società: i vari Kalinic, Smalling, Mkhitaryan e Zappacosta. (…)
Ma rispetto agli errori commessi con Nzonzi e Pastore, la Roma in questo caso è libera di decidere se confermarli oppure no. El Flaco ha l’ultima chance, Fonseca ci punta, deve dimostrare di meritare la maglia giallorossa.
La Roma ha posto un tetto agli ingaggi dei giovani e ha detto no a giocatori che potevano arrivare con un ingaggio molto alto: Sanchez e Mandzukic erano stati offerti, ma non se ne è fatto niente.
La Roma non condivide il fenomeno delle plusvalenze puramente contabili, ha fatto un’operazione, quella dello scambio Spinazzola–Pellegrini, che ha avuto anche motivazioni di bilancio, oltre che tecniche, per mettersi in regola con il Fair Play Finanziario.
FONTE: Il Corriere dello Sport