(…) La sensazione che serpeggia tra i tifosi giallorossi è che, con Edin Dzeko titolare in campo, la squadra di Fonseca avrebbe vinto a Graz e archiviato virtualmente il passaggio del turno di Europa League. Ma il gioco del “se fosse” porta sempre lontano, e lo sa bene il ceo Guido Fienga che, alla festa del “Roma Club Testaccio”, cerca di spiegare alla gente la passione di Pallotta. “Sta dando tutto se stesso per la Roma. Il fatto che non venga qui dipende sia dalla sua vita che da una serie di scelte (…).
Può succedere che non la pensiamo uguale, come sul caso di Daniele De Rossi che è stato il più violento disaccordo. Ma stiamo facendo tutto solo per il futuro della Roma, tanto è vero che continuiamo a investire nella Roma (…). Jim soffre per la Roma anche più di me, forse perché la vede da fuori come un figlio che non rende (…).
Non è una promessa, però ci interessa solo vincere e speriamo di riuscirci”. E De Sanctis al suo fianco chiosa: “Io non c’ero, ma mi auguro, da dirigente, di prendermi la rivincita sulla finale di Coppa Italia che la Roma perse il 26 maggio contro la Lazio”.
Tutto vero, ma tra presente e futuro chi resta centrale sono i giocatori. A cominciare dal più forte di tutti, cioè proprio Dzeko. Il riposo austriaco dovrebbe lanciare il bosniaco nelle migliori condizioni in vista della sfida di domani contro il Cagliari. Sfida difficile, e proprio per questo Dzeko è atteso come una madonna pellegrina al centro dell’attacco, anche perché la vena mostrata in questo inizio di stagione è quasi folgorante.
Con 5 gol in 7 partite (più altre due reti segnate con la maglia della propria nazionale), il centravanti è al terzo miglior inizio di stagione della carriera. Solo due volte – una in giallorosso e l’altra nel Manchester City – il bosniaco aveva cominciato meglio (…).
Dzeko spera di confermare il momento positivo, quantificabile in modo non banale, perché – nelle 7 partite in cui il centravanti è sceso in campo – la Roma ha realizzato 15 gol, di cui appunto un terzo sono stati firmati dal bosniaco (…).Con la possibile assenza di Florenzi per febbre, sarà lui il capitano della Roma in una sfida che riveste già aspetti molto delicati (…).
FONTE: La Gazzetta dello Sport