La sosta è uguale per tutti (nazionali e non), ma per alcuni è più (o meno) uguale. Il dibattito è aperto, ma ci sono fatti da cui non ci si può nascondere. Dzeko e Kolarov, ad esempio, giocheranno ancora con le maglie dei rispettivi paesi e questo non può essere un bene per la Roma, che li riavrà – alla ripresa – ancor più stanchi di oggi, tra viaggi e, appunto, minuti in più messi, con ogni probabilità, sulle gambe. Edin avrà la prima in Bosnia e la seconda in Liechtenstein, Aleksandar giocherà due volte in casa. Per lui sarà un en plein, visto che dalla precedente sosta le ha giocate tutte (e per intero) con la Roma. Poi c’è l’Under 21 Kluivert impegnato contro Gibilterra (fuori casa, qualificazioni) e Inghilterra (in casa, amichevole). E Justin, di solito, degli Oranje è un titolare, almeno la prima la giocherà.
I MINUTAGGI – La Nazionale è, almeno sulla carta, benefica per i romanisti dell’Italia di Mancini. Su tutti, Florenzi. Che non ha certo bisogno di riposare, anzi. Ha la necessità di ritrovarsi, di risentirsi importante, di dimostrare. Per lui è una grande opportunità, invece: più gioca e meglio sarà. Gianluca Mancini avrà la possibilità di respirare aria azzurra, senza troppe pressioni: se gioca, tanto di guadagnato e di sicuro non lo farà per centottanta minuti. Stesso dicasi per Zaniolo, che ha bisogno di ritrovare motivazioni azzurre e dimenticare le ultime delusioni romane.
Ciò detto su Florenzi, vale anche per Under, che ha bisogno pure lui di ritrovarsi e questo passa da un impiego costante (la Turchia giocherà contro l’Islanda a Istanbul e ad Andorra). Giocare, per loro, può solo portare benefici. La sosta fa bene di sicuro a chi non parte e Fonseca ha già deciso che il prossimo week end sarà libero per tutti. Riposo assoluto. Nel frattempo il tecnico della Roma potrà gestire le forze dei suoi uomini svincolati da impegni nazionali.
I RIPOSI – Vedi, ad esempio, Spinazzola, che ha dovuto rinunciare alla convocazione per via dell’ennesimo infortunio. Oggi farà i controlli e poi si vedrà. Nell’elenco figurano i più stanchi, che però non si muoveranno da Roma: Pastore, Smalling, Veretout, Perotti, poi i convalescenti Pellegrini, Mkhaitaryan e Kalinic. Oltre a Cristante e Zappacosta, che ne avranno ancora per un po’.
FONTE: Il Messaggero – A. Angeloni