Porte girevoli nell’infermeria di Trigoria: esce Vermaelen, entra El Shaarawy e Spalletti perde l’ennesima pedina. Il Faraone sarebbe stato titolare stasera contro il Viktoria Plzen, ma nei minuti finali della rifinitura di ieri pomeriggio si è fatto male da solo, ha sentito una fitta all’adduttore sinistro e sono dovuti intervenire i medici. Niente convocazione per lui ed esami strumentali nelle prossime ore per capire se si è procurato una lesione muscolare che gli costerebbe uno stop di circa due settimane (con derby a forte rischio), o se si tratta di un semplice risentimento da smaltire con qualche seduta differenziata. L’Europa League è la competizione in cui El Shaarawy ha finora trovato il maggior spazio, perché in campionato parte dietro il terzetto titolare Perotti-Dzeko-Salah. Non potrà godere della sua occasione, stavolta. Del suo forfait dovrebbe beneficiare Vermaelen, che finalmente è uscito dall’incubo pubalgia e dopo tre sessioni di lavoro in gruppo è tornato nella lista di Spalletti. Sono passati 88 giorni dall’ultima gara giocata dal belga con la Roma, a Cagliari lo scorso 28 agosto, e la chiamata dell’allenatore non è solo per il morale, visto che l’ex Barcellona non dovrebbe finire in tribuna (Seck e Crisanto i maggiori indiziati) bensì in panchina.
A disposizione, quindi, anche se la cautela è d’obbligo dopo la lunga pausa dal campo. Il rientro sarà graduale, come non è stato – proprio per via dei tanti infortuni che hanno colpito la rosa, e in particolare la retroguardia – per Rudiger: il tedesco può rifiatare stasera e con lui potrebbe farlo Bruno Peres, lasciando la corsia destra ad Emerson e la sinistra a Juan Jesus. In mezzo Fazio è sicuro di una maglia, la coppia con Manolas funziona e non dovrebbe cambiare. Le intenzioni di Spalletti, d’altronde, sono quelle di ritoccare l’undici per non usurare i muscoli dei titolarissimi senza però stravolgerlo. Alisson dà il cambio a Szczesny tra i pali, come d’abitudine, a centrocampo chance per Paredes, che dovrebbe permettere a De Rossi di rifiatare dopo le fatiche in Nazionale. Non sono stati convocati dai rispettivi ct Strootman e Nainggolan, che al contrario del vicecapitano hanno bisogno di mettere minuti sulle gambe, perciò dovrebbero esserci dal 1’. Il belga un passo più avanti, tra i due esterni offensivi, che saranno Perotti e uno tra Salah e Iturbe (favorito). Dzeko davanti a tutti, in cerca del terzo centro in Europa. Il bosniaco non può fermarsi perché non c’è Totti a dargli il cambio: il capitano non ha recuperato dal fastidio all’anca destra e ci riproverà per il Pescara. Ma è il derby la sfida che non vuole assolutamente perdersi, la stessa a cui rischia di non partecipare El Shaarawy, che nel 4-1 della passata stagione aveva aperto le marcature. Allora era protagonista della Roma di Spalletti, ora fatica – complici gli acciacchi – a ritagliarsi lo stesso ruolo.