Ha cercato di mantenere il riserbo, per trattenere la rabbia all’interno delle quattro mura dello spogliatoio. Ma a forza di domande, di sollecitazioni, Paulo Fonseca è esploso. E lo ha fatto, curiosamente, proprio davanti alle telecamere di famiglia: «Qualcuno non ha meritato di giocare questa partita, qualche giocatore non mi è piaciuto» ha detto intorno alla mezzanotte a Roma Tv. Parole che pesano enormemente, dopo il 2-2 contro il Wolfsberger che insieme alla sofferta qualifi cazione ha portato un po’ di malumore.
Ünder sta deludendo A chi si riferiva Fonseca quando si scagliava contro una parte della squadra? Ieri l’allenatore ha strigliato il gruppo durante la riunione tecnica, richiamando tutti a un atteggiamento diverso. Per andare avanti, in campionato e in Europa League, servirà decisamente un’altra Roma. La sua delusione è legata al rendimento di chi giovedì sera si giocava molto: Cengiz Ünder, per esempio.
Che aveva reclamato più spazio attraverso la stampa turca, dopo la sfida di Istanbul, e che nelle due esibizioni successive da titolare ha giocato molto al di sotto dei suoi standard. Sostituito tra i fischi, ai quali ha risposto con un ghigno amaro, Ünder potrebbe tornare in panchina a tempo indeterminato. Il suo è stato un 2019 da incubo tra infortuni ed esclusioni: se non si riabilita nelle ultime due partite di dicembre, chiuderà l’anno solare con un solo gol all’attivo.
Florenzi via a gennaio, Spinazzola male Di Alessandro Florenzi poi si è detto e scritto di tutto. Di sicuro non è mai scattato un feeling (tecnico, beninteso) tra capitano e allenatore. I due si sono chiariti, per il bene della Roma, ma la separazione invernale appare ormai certa. Florenzi era già stato messo sul mercato da Petrachi l’estate scorsa. E per non perdere l’Europeo accetterà, sia pure a malincuore, di lasciare la società in cui è cresciuto, almeno temporaneamente. Da questo punto di vista la società gli ha dato carta bianca, apprezzandone i comportamenti: se vorrà andare via, sarà accontentato. Contro il Wolfsberger peraltro è stato più sfortunato che colpevole: il problema è che l’autogol, il primo della carriera, è capitato nel momento meno opportuno.
Male è andato anche Spinazzola, che nella posizione preferita di terzino sinistro ha fallito. Per non parlare di Fazio, retrocesso per meriti altrui al ruolo di riserva, è stato un flop in Europa League: il 2-2 di Weissman nasce da una sua incredibile distrazione. Ma difficilmente Fonseca rinuncerà a lui domenica, quando gli mancheranno contemporaneamente l’infortunato Smalling e lo squalificato Mancini. Del resto l’altro candidato rimasto al ruolo di difensore centrale, Juan Jesus, non gioca dal 25 settembre (Roma-Atalanta 0-2) ed è entrato definitivamente nella lista degli esuberi: in scadenza di contratto, con i suoi 2,2 milioni netti di stipendio a stagione, dovrebbe accettare a gennaio una squadra che gli offra un progetto pluriennale.
Kalinic torna all’Atletico Madrid
Lui però contro il Wolfsberger non c’era, quindi non poteva essere oggetto delle critiche di Fonseca. Come non lo è un altro calciatore finito ai margini della rosa, cioè Kalinic, che non ha avuto a disposizione neppure un minuto dopo l’infortunio di Genova di due mesi fa. La Roma proverà a trattare con l’Atletico il suo ritorno anticipato a Madrid, per risparmiare metà dell’ingaggio per il prestito fino a giugno, ma non sarà così semplice. Prima l’Atletico deve individuare un altro club dove piazzarlo.
FONTE: Il Corriere dello Sport