Verdone, facciamo così: lei scrive un film sulla Roma, così il nuovo proprietario glielo produrrà.
(ridendo) «Ci sto, ma prima voglio vedere come si comporta…».
Pallotta non le è piaciuto?
«Certe scelte non le ho comprese».
Spieghi.
«Per me un presidente deve essere presente, deve stare vicino alla squadra, anche entrare nello spogliatoio. Deve respirare l’atmosfera, viverla. Capisco i suoi affari oltreoceano, ma forse una via di mezzo sarebbe stata opportuna».
Pallotta ha speso ma non ha vinto.
«Certe operazioni non le ho capite, quella che mi ha sorpreso: comprare Schick con i soldi di Salah. Buttati. Incomprensibile».
Che Roma trova Friedkin?
«Una buona squadra con una base fortissima, un bravo allenatore, ottimi giocatori come Pellegrini, Zaniolo, Mancini. Certo, se ricominciamo a vendere i gioielli non si va da nessuna parte, sarebbe un terremoto. I texani i soldi non li buttano e vogliono guadagnare. Friedkin come Pallotta, mi auguro solo che questo nuovo investitore prenda una strada diversa, e che stia più vicino alla squadra. Che non sbagli i suoi collaboratori».
Totti e De Rossi, le figure giuste per la ripartenza?
«Non lo so, da quello che vedo hanno intenzione di fare altro. L’importante che ci sia entusiasmo in chi lavora a Trigoria. Business sì, ma anche passione».
FONTE: Il Messaggero