Delle 7 vittorie all’Olimpico questa è stata la più dura. Come mai?
“Bisogna ricercare le cause nella cattiva interpretazione di alcune fasi della gara. E concediamo qualcosa, senza riuscire a mantenere la gara sui binari dell’equilibrio, continuando a spingere con tutti e due i terzini ecc. Invece, bisogna essere maturi per saper fare le scelte giuste. Soprattutto con tre partite a settimana, non si può sempre andare in avanti, occorre ragionare”.
Ancora black-out. Perché? “Dobbiamo ancora migliorare, per quanto visto stasera. Se perdi palla e anche in maniera banale, e non sei tranquillo nel fare le giocate, devi essere più cauto ed equilibrato. Ci è successo di far partite con squadre meno brave in cui abbiamo concesso, e viceversa non rischiare con squadre sulla carta più forti”.
Questo campionato è equilibrato o la Juve è al di sopra? “La mia squadra è meglio della Juventus. Bisogna mirare sempre al massimo perché ciò funge da stimolo. Ci sono una serie di squadre che a livello fisico ti mettono in difficoltà, vedi il Genoa: contrasti, continuità, arroganza fisica. Ci sono i numeri, però contano anche le posizioni dove intercetti il pallone, la velocità con cui fai alcune giocate: situazioni in cui siamo chiamati a migliorare”.
Non è meglio il centrocampo a 3, con i terzini che spingono? “Sì, vero, però Radja ha la qualità di fare il terzo a centrocampo”.