Ogni ora che passa è sempre più vicina l’ufficialità della firma dell’accordo preliminare tra Pallotta (ora alle Bahamas) e Friedkin, che sta studiando tutte le mosse da adottare una volta che sarà salito al timone della Roma. Gli avvocati delle due parti – il texano oltre che da uno stuolo di legali interni al gruppo è assistito anche dall’O’Malley Law Firm – sono riuniti dallo scorso lunedì a New York per proseguire le procedure del «signing» iniziate a Houston: dopo aver firmato la mole più ampia dei documenti dell’affare, restano soltanto da sottoscrivere alcuni allegati, che fanno parte del set documentale accessorio.
Nella notte italiana tra giovedì e venerdì i legali nella Grande Mela erano convinti di poter concludere del tutto il processo che riguarda la firma preliminare, ma c’è stato un leggero slittamento tecnico: il passaggio di proprietà non è assolutamente in dubbio, tanto che persone molto vicine a Pallotta non fanno che ripetere che «il deal si fa» e che non hanno mai visto saltare negoziati arrivati a tal punto. Secondo le disposizioni dell’articolo 114 del TUF il comunicato ufficiale sarà rilasciato subito dopo che le ultime formalità verranno espletate.
Il testo dell’annuncio è già stato preparato da giovedì e la bozza è presente sul tavolo delle trattative: in una conference call è stato stabilito che il pacchetto di documenti sarà interamente firmato entro il pomeriggio/sera di domani (orario di New York). La nota per i mercati sarà quindi pubblicata con ogni probabilità lunedì mattina prima dell’inizio delle contrattazioni a Piazza Affari, con tale indicazione confermata anche da fonti interne alla Consob, pre-allertata ieri mattina sullo stato d’avanzamento dei lavori: l’ente che ha funzioni di vigilanza sul mercato è costantemente in contatto con i dirigenti della Roma, che ieri in Borsa ha chiuso la giornata con un +12,62% sul valore d’apertura. Superati gli ultimi step tecnico-giuridiche Friedkin inizierà poi l’«atterraggio» sul mondo del calcio, un investimento fortemente voluto nell’ultimo anno.
L’imprenditore nato a San Diego ha intenzione di mantenere un profilo basso dal punto di vista mediatico fino al closing definitivo – seguito a stretto giro di posta dal lancio dell’Opa obbligatoria sulle azioni in mano ai piccoli investitori – ma sta già lavorando con i suoi manager più fidati per cercare un uomo forte che possa essere inserito all’interno del management di Trigoria. In particolare poi Friedkin ha deciso di dare al figlio Ryan un ruolo di primissimo piano: il trentenne si trasferirà a Roma e nel primo anno di gestione cercherà di apprendere i segreti del mestiere.
E’ ancora presto per fare previsioni relative al calciomercato, di certo la volontà è quella di tenere i migliori calciatori della rosa, vedi Zaniolo, e di trovare una soluzione per tutti quei calciatori che rappresentano una zavorra a bilancio. Un altro tavolo aperto è quello con la Uefa: i contatti con l’organo calcistico europeo sono già stati avviati dagli attuali dirigenti e si sta studiando il piano da presentare per arrivare ad un Voluntary Agreement.
FONTE: Il Tempo – F. Biafora