L’unica ipotesi che ci si sente di escludere è quella di una ripresa ad inizio maggio. Persino quella di tornare a vedere correre i calciatori sui campi della Serie A a metà maggio non è del tutto esclusa. Intanto si registra il passo indietro di Lotito: la ripresa degli allenamenti della Lazio è rinviata a data da destinarsi. Non si arrende invece De Laurentiis, entrato in accesa polemica con Marotta, che predica prudenza.
L’Uefa ha dato priorità ai campionati nazionali rispetto alle coppe, che potrebbero essere concentrate nelle ultime due settimane di luglio. C’è poi la possibilità di far giocare campionato e coppe nello stesso periodo. Per alcuni club di A sarebbe un azzardo continuare oltre il 30 giugno, mentre il Presidente Federale Gabriele Gravina ha più volte ribadito la volontà di voler portare a termine i campionati.
Da capire poi se la ripresa sarà coordinata per tutte le leghe: c’è infatti da credere che in alcuni paesi l’emergenza si protrarrà più a lungo, semplicemente perché insorta più tardi rispetto a quanto successo in Italia. I club pensano alle soluzioni, ma mentre si parla di taglio agli stipendi dei calciatori a spaventare di più sono i mancati introiti da diritti tv.
FONTE: La Gazzetta dello Sport