In questa quarantena forzata ma doverosa, può nascere anche un senso di colpa se durante le infinite giornate di solitudine, uno si mette a fantasticare sul mercato che sarà della nostra Roma. Senso di colpa che però viene attenuato dal fatto che, chi scrive, da quando era bambino è abituato a convivere, peraltro pure con un certo piacere, con pensieri colorati di giallorosso. Se qualcuno se la dovesse prendere a male, ce ne faremo una ragione.
Abbiamo immaginato, dunque, come potrebbe essere, anche in base ad alcune confidenze che abbiamo raccolto qua e là, il mercato futuro della Roma. Partendo da cinque presupposti: 1) quando usciremo da questa tragedia che ci sta coinvolgendo, i prezzi sul mercato, cartellini e ingaggi, inevitabilmente subiranno un ribasso di importanti proporzioni; 2) la necessità di diminuire il monte ingaggi; 3) l’obiettivo di un’eventuale riduzione della rosa; 4) l’obbligo, se non interverranno modifiche ai paletti del fair play finanziario, di garantirsi un numero importante di plusvalenze; 5) un massiccio quanto complesso programma di cessioni. Saranno questi cinque punti a indirizzare le operazioni della Roma in un mercato che molto probabilmente subirà, nel migliore dei casi, uno slittamento delle date.
Ingaggi e rosa I primi tre punti sono strettamente legati. E come comune denominatore hanno quello della riduzione della spesa. In questa stagione Fonseca ha a disposizione una rosa di ventisei giocatori. Si punterà a ridurla di tre-quattro elementi, anche se la cosa sarà tutt’altro che semplice. Abbiamo immaginato un possibile scenario di rosa per il secondo anno fonsechiano.
Portieri: Pau Lopez, Mirante, più un terzo dalle giovanili; difensori: Smalling, Mancini, Cetin, Ibanez, Kolarov, Spinazzola, Santon, Bruno Peres, più un esterno destro che potrebbe essere Zappacosta; centrocampisti: Veretout, Diawara, Villar, Pellegrini, più due acquisti nel caso, non da escludere, di una cessione di Cristante; attaccanti: Dzeko, Carles Perez, Zaniolo, Kluivert, Mikitharyan, oltre a un vice Dzeko più garantito del Kalinic, Cagliari a parte, di questa stagione.
Con questo quadro, la Roma sarebbe chiamata ai riscatti di Smalling e Mikitharyan, all’acquisizione di un esterno destro, problema che potrebbe essere risolto con il rinnovo del prestito dal Chelsea di Zappacosta, all’acquisto di uno o due centrocampisti e di un centravanti in grado di far tirare il fiato al bosniaco.
Impossibile, ovviamente, quantificare il costo complessivo, dipende da chi si andrà a prendere, ma è un’operazione che se fatta con competenza e idee chiare potrebbe costare meno di quello che si potrebbe incassare dalle cessioni e avrebbe, come conseguenza, anche un ridimensionamento del monte ingaggi considerando che diversi giocatori giovani e non (Zaniolo, Kluivert, Mancini, Villar, Veretout, Diawara) hanno stipendi diciamo normali per il calcio di oggi.
FONTE: Il Romanista – P. Torri