L’Uefa indica la strada per la ripresa dei campionati nazionali: non si potrà andare oltre il 3 agosto. Ieri il massimo organismo calcistico continentale ha sospeso le amichevoli delle Nazionali previste all’inizio di giugno per far spazio alla ripresa di tutte le competizioni: i calendari dei tornei nazionali non potranno andare oltre l’inizio di agosto per la necessità di portare a termine le competizioni europee e programmare al meglio anche la prossima stagione.
Dal vertice dell’Uefa – al quale ieri hanno partecipato le 55 federazioni affiliate – è emersa la volontà di far disputare le coppe europee nella seconda parte di luglio e nel mese di agosto. Anche se alcuni campionati nazionali non dovessero riprendere, l’Uefa è determinata a concludere sia la Champions League e l’Europa League.
Il Comitato esecutivo ha anche sospeso le norme sulle licenze relative al- la preparazione e alla valutazione delle future dichiarazioni finanziarie dei club, esclusivamente per la partecipazione alle competizioni Uefa 2020/2021. Non sarà quindi necessario presentare il bilancio, che verrà comunque incluso nella consueta valutazione finanziaria del triennio. I legacci del Fair Play Finanziario non saranno così stretti, e di- versi club con il bilancio non propriamente in ordine potranno comunque partecipare alla Champions League e all’Europa League del 2020/2021.
La priorità della Figc è quella di portare a termine il campionato. Il Presidente federale Gabriele Gravina non intende archiviare la stagione, né sospenderla sine die. Si tornerà in campo. Non si sa quando, né come, né dove: ma il pallone tornerà a rotolare. «Nessuno oggi come oggi è in grado di fare previsioni – ammette il numero uno della Federcalcio Gravina – quella che stiamo vi- vendo è un’emergenza unica, che non ha precedenti nella storia. Una volta superata questa emergenza però dovremo ripartire perché la priorità assoluta è quella di concludere i campionati».
L’ipotesi più ottimistica è quella di ripartire alla fine di maggio o – al più tardi – nella prima settimana di giugno per arrivare alla conclusione nel mese di luglio. «Non sappiamo ancora quando po- tremo riprendere a giocare – ha sottolineato il presidente federale – ma da parte nostra è doveroso programmare la ripresa del campionato. Alla Juventus non piacerebbe aver assegnato il titolo con un campionato incompleto, ma allo stesso modo sarebbe ingiusto annullare una stagione già disputata per due terzi».
Il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora nelle ultime ore è apparso già possibilista sulla ripresa dell’attività agonistica. «Lo sport può essere uno dei motori della ripartenza – ha dichiarato – ma in questo momento ognuno di noi deve fare la propria parte». Il vicepresidente dell’Assocalciatori Umberto Calcagno ha specificato la posizione della categoria. “La salute è al primo posto, ma i calciatori vogliono concludere la stagione”. Ancora lontano l’accordo per il taglio collettivo degli stipendi: dopo la Juventus, anche Inter e Cagliari hanno trovato un accordo con i propri tesserati.
FONTE: Il Tempo – S. Pieretti