Più che sindacalisti, provano a essere dei «saggi». Sono i quattro capitani designati per la fascia quest’anno dopo la partenza di Florenzi – Dzeko, Fazio, Kolarov e Pellegrini – che nella Roma stanno cercando di ottenere lo stesso risultato portato a casa da Chiellini, Bonucci e Buffon alla Juventus: mettere d’accordo tutti i compagni per proporre alla società di ridursi lo stipendio. Sono loro quattro, quelli con la più lunga militanza m giallorosso, a guidare internamente al gruppo le discussioni sul tema.
Come raccontato dallo stesso Pellegrini a Il Tempo («dentro la squadra ci siamo messi a parlare e confrontarci fra di noi per trovare la soluzione migliore» ci ha raccontato il centrocampista romano), è in corso un dibattito, ovviamente via chat e telefono, fra i giocatori per trovare un punto comune. Da quanto filtra, anche sulla scorta delle pressioni dell’opinione pubblica, i giallorossi a breve dovrebbero comunicare alla società di aver deciso un taglio sulle rispettive retribuzioni.
Numeri, percentuali e condizioni dipendono da quando e se si ricomincerà a giocare, è probabile che come nel caso della juve ci sia da una parte una rinuncia vera e propria ad alcuni stipendi e dall’altra uno slittamento in avanti di ulteriori mensilità, ma si può dire dare il suo segnale al mondo del calcio. Opposto a quello lanciato ad esempio da Rooney che ha parlato di «giocatori come capri espiatori» e ha definito addirittura una vergogna «Il modo in cui è stata trattata la vicenda del taglio degli stipendi», in riferimento alla proposta della Premier League di abbassarli del 30% a livello collettivo. Opzione a cui i calciatori inglesi al momento si sono opposti.
L’idea che nella Roma siano invece gli stessi giocatori a fare il il primo passo piace molto a Pallotta e ai dirigenti, che nel frattempo hanno deciso di seguire fino in fondo l’esito della trattativa collettiva tra Assocalciatori e Lega di Serie A: al momento solo fumate nere, oggi è previsto un nuovo round. Nessuno, da Fienga in giù, ha chiesto allo spogliatoio e ai tecnici di ridursi lo stipendio o presentare proposte: l’obiettivo comune è evitare una trattativa e il fatto che anche Fonseca e il suo staff abbiano già dato la loro disponibilità, rende tutto più semplice.
E abbassare le ansie in vista della chiusura di un bilancio ad oggi in forte perdita. Il tecnico è tornato a parlare della possibile ripresa del campionato: «Potremmo ripartire a giugno – ha detto intervistato da A Bola – ma mi sembra una previsione molto ottimistica. | giocatori a casa si allenano molto, credo che arriveranno in una condizione migliore rispetto a prima del ritiro estivo, poi dovremo essere pronti in poche settimane». Poi un auspicio per il futuro:«I trofei rimangono nella storia e nei libri. Ma la cosa più importante è riuscire a segnare le persone che lavorano con me ed aiutarle ad essere migliori». in fondo aiuta anche a vincere.
FONTE: Il Tempo – A. Austini