Pensare alla sfida di domenica prossima al San Paolo contro il Napoli fa venire i brividi dopo quanto visto ieri sera all’Olimpico. Forse la peggior Romea della stagione, con Fonseca che fa cinque cambi dopo il nulla vi- sto a San Siro, che aggiunti alle due squalifiche pesanti pesanti di Pellegrini e Veretout trasformano la squadra giallorosa in qualcosa di a dir poco inguardabile. A conferma di un 2020 da dimenticare : nona sconfitta stagionale, settima nelle ultime 12 partite con i giallorossi che hanno perso 13 punti dall’ Atalanta partita sotto di uno e adesso è dodici più su.
E’ tutto vero, altro che incubi bugie. Ieri sera la Roma è stata messa alle corde dall’Udinese ancora impelagata nella lotta salvezza e che non vinceva una partita da sei mesi: va sotto con il gol di Lasagna (gran dormita di Fazio ancora una volta imbarazzante) una volte imbarazzante) e non incassa subito il secondo gol solo perché Mirante fa un miracolo sullo stesso attaccante friulano. Poi quando Perotti ci mette del suo facendosi espellere dopo 29 minuti (rosso diretto ineccepibile su Becao) diventa tutto ancor più complicato, anche se la prima risposta dei giallorossi farebbe pensare il contrario.
Un paio di buone cose (tra le quali la traversa di Cristante), poi di nuovo il buio… profondo. Una squadra allo sbando probabilmente complice una condizione ancora lontana anni luce, ma anche motivazioni ormai alla frutta frate: lo stesso Fonseca sembra alle prese con le partitelle di fine stagione di quelle nelle quali fai ruotare i giocatori (Dzeko fuori fino al 70′ in una partita così è una follia). Ora pensare alla Champions non è più nemmeno un’illusione, anche se per uscire dalla zona Europa League servirebbe davvero un disastro: ma dopo quanto visto ieri sera appare tutt’altro che impossibile.
Cosi non si va da nessuna parte e il confronto con le prime della classe rischia di diventare imbarazzante: per tutti, Fonseca compreso. Il portoghese si era guadagnato la stima del club, della squadra e dell’intera piazza, perchè la Roma nonostante la classifica aveva fatto intravedere delle buone cose.Però se il risultato finale è questo bisognerà rivedere qualche frettolosa valutazione. La condizione di molti è precaria è vero e la Roma arriva sempre in ritardo sul pallone: ma basta per giustificare questo disastro?
Bocciato di nuovo Kalinic che butta un’altra occasione per ipotecare un futuro in giallorosso (anche no… please). Discorso simile per Fazio: peggiore dei suoi: Ibanez non può essere peggio. E il bilancio già imbarazzante viene involgarito dal 2-0 firmato Nestorowski a 10 dalla fine che certifica il fallimento.
FONTE: Il Tempo – T. Carmellini