A Trigoria si preparano all’ennesima smobilitazione. Nelle ultime gare molti calciatori sono apparsi demotivati, sulle gambe,molti già con la testa altrove e, anche per questo, sembrano destinati a lasciare la Roma a fine stagione. Che stimoli può avere ad esempio un calciatore come Pastore che non più tardi di un mese fa ha dichiarato che la Roma è una società in perdita, che dovrà cedere e che nello spogliatoio non si sa cosa accadrà? Ma l’argentino è solo il caso più eclatante.
Kluivert, dopo aver parlato con il suo agente è già stato avvertito che l’anno prossimo giocherà altrove. Come probabilmente il giovane Calafiori, nel mirino della Juve. Dzeko, un giorno sì e l’altro pure, legge e ascolta che il club non può più permettersi di pagargli lo stipendio, rinnovato soltanto 11 mesi fa.
Santon è scomparso. Forse perché mancano 9 gare e ne giocasse altre 3 scatterebbe un bonus a suo favore che a Trigoria, a corto di liquidità, preferiscono evitare di elargire. Pellegrini è fermo alle parole di Fienga che a gennaio – sull’annosa questione del prolungamento togliendo la clausola rescissoria. I conti peggiorano, il presidente non vede l’ora di cedere e il rischio che un’offerta per Zaniolo possa far vacillare il club, è sempre più incombente.
FONTE: Il Messaggero – S. Carina