L’obiettivo Champions è ormai sfumato, ma la prestazione con il Parma fa ben sperare Foonseca per un finale di stagione dignitoso. L’esperimento della difesa a 3 ha portato a un risultato quasi sufficiente. Cristante, non abituato ad agire come difensore centrale, contro il Parma ha sofferto. Ibanez sta crescendo, e Mancini comunque è affidabile. Una soluzione in più può essere lo spostamento di Kolarov come regista difensivo, lasciando sulla fascia sinistra Spinazzola.
Ciò che sembra funzionare meglio è il pacchetto dei trequartisti: Mkhitaryan e Pellegrini, dietro a Dzeko, hanno potuto evidenziare le loro qualità. La Roma è tornata a far funzionare il possesso palla e quindi il dominio del gioco: contro il Parma ha chiuso con il 58,6 per cento, con 8 tiri in porta (ha ripreso a tirare da lontano, vedi la rete di Veretout) e 39 cross dagli esterni. E ha subito invece un solo tiro in porta. Cosa insolita, visti i precedenti contro Sampdoria, Milan, Udinese e Napoli, quando prima Mirante e poi Pau Lopez sono stati i migliori in campo.
FONTE: Il Messaggero – A. Angeloni