L’imminente passaggio di proprietà rallenta il mercato della Roma. In attesa del cambio al vertice le trattative sono ridotte al minimo. Oltre al periodo di transizione, la causa principale del rallentamento è la mancanza di un ds: dopo il licenziamento di Petrachi, i movimenti più importanti erano stati gestiti da Baldini mentre le operazioni minori erano state affidate a De Sanctis. Attualmente però la situazione è cambiata. Il consigliere di Pallotta è ormai fuori da ogni dinamica mentre De Sanctis sembra essere ormai proiettato verso l’Ascoli. Soltanto una proposta concreta da parte della nuova proprietà potrebbe far cambiare idea all’ex portiere.
Per conoscere novità concrete dal mercato bisognerà attendere almeno fino al 17 agosto, data prevista per il closing. Una volta sbloccata la situazione uno dei primi obiettivi del club sarà monetizzare dalle cessioni. Considerato che l’intenzione è quella di non privarsi dei gioielli Zaniolo e Pellegrini, una delle «mission» principali per il nuovo ds (sondato nelle ultime ore Ramon Planes, segretario tecnico del Barcellona) sarà quella di trovare una sistemazione ad Under, Schick, Pau Lopez e possibilmente Pastore.
Il turco è il principale obiettivo del Napoli mentre per il portiere saranno ascoltate tutte le offerte che arriveranno a Trigoria. Discorso analogo per il Flaco – domani si opera all’anca – che con il suo ingaggio da più di 4 milioni pesa tantissimo sulle casse del club. Tutto da scrivere invece il futuro di Schick: la Roma non vuole abbassare la richiesta di 25 milioni e se il Lipsia dovesse decidere di non alzare l’offerta il giocatore potrebbe anche rientrare in attesa di trovare una nuova sistemazione. Oltre ai «big» ci sono anche altri esuberi da piazzare: da Olsen a Jesus passando per Fazio e Perotti.
Capitolo società: il club ha reso note le Pattuizioni Parasociali tra As Roma SPV LLC e il Gruppo Friedkin. Novità per il Consiglio d’Amministrazione: al momento del closing 7 amministratori rassegneranno le dimissione e ne subentreranno altrettanti scelti dalla nuova proprietà (formeranno un comitato esecutivo). Inoltre tutti gli Amministratori e Sindaci Dimissionari della gestione Pallotta che lasceranno il CdA dopo il closing e il passaggio di proprietà sono stati scaricati di ogni responsabilità. Intanto però, invista dell’opa obbligatoria prevista per Friedkin, il titolo giallorosso è crollato in borsa: ieri le azioni hanno chiuso con una flessione del 30,92%.
FONTE: Il Tempo – E. Zotti