Da Napoli a Napoli per chiudere un cerchio e per fare un ulteriore balzo in avanti in classifica dopo il passo falso del Sassuolo. Questa sera la Roma si ripresenta al San Paolo a quasi cinque mesi di distanza dall’ultimo testa a testa: da allora la squadra di Fonseca non ha più perso in campionato sul campo e proprio in quella partita è stato lanciato per la prima volta il 3-4-2-1, modulo che verrà riproposto dal tecnico portoghese.
I giallorossi hanno in mano la chance di candidarsi seriamente per un posto tra le primissime della Serie A e tutta la rosa vuole dimostrare di essere in grado di poter vincere anche contro una big dopo i pareggi con Juventus e Milan: «Quelle due gare – ha detto Fonseca in conferenza stampa – non le abbiamo vinte, ma abbiamo visto che potevamo prendere i tre punti. Vogliamo sempre essere forti, vogliamo essere la stessa squadra che sta giocando bene e con coraggio».
Per lo scontro con gli azzurri – alle prese con uno stato emotivo fortemente condizionato dalla scomparsa di Maradona – sono recuperati Ibanez e Mancini, usciti malconci dallo scorso impegno domenicale e costretti a saltare la trasferta di Europa League. Viste le numerose assenze nel reparto i due stringeranno i denti ed andranno a completare la linea a tre insieme a Cristante (nettamente favorito nel ballottaggio con Juan Jesus), pronto ad agire ancora una volta da playmaker arretrato davanti a Mirante. Non ci sono altri dubbi di formazione per l’undici giallorosso, che ritrova dall’inizio anche i due capitani, Dzeko e Pellegrini, che dopo il Covid hanno messo minuti nelle gambe nella sfida con il Cluj.
A trascinare il resto dei compagni ci penseranno in particolare Mkhitaryan e Pedro, due giocatori che stanno vivendo un momento di forma straordinario e vogliono continuare ad aumentare le proprie statistiche di gol e assist: «L’importanza di Pedro e Mkhitaryan si vede sia nel lavoro sul campo che nella mentalità che hanno portato nello spogliatoio. Mi sembrano ragazzini che hanno appena iniziato a giocare a calcio. Hanno sempre – l’elogio pubblico dell’allenatore – un grande atteggiamento e una grande motivazione».
Rispetto alla sfida di luglio saranno soltanto quattro i giocatori diversi che Fonseca schiererà dall’inizio, ma i miglioramenti in fase offensiva e in quella difensiva (una sola rete al passivo nelle sei gare appena disputate) sono stati molteplici e hanno avuto un impatto notevole sul morale e sulla fiducia del gruppo, attesa da un test dal notevole peso specifico: “Mi aspetto un match difficile, il Napoli è la squadra più forte in questo campionato. Ho visto tutte le loro partite, anche quando hanno perso non lo meritavano perché giocano un gran calcio e sono una squadra coraggiosa. Siamo all’inizio del campionato, dobbiamo aspettare per parlare di possibilità di inserirsi. Non ho dubbi che Inter e Juve lotteranno fino alla fine per vincere”. Diventare grandi non deve essere una paura per la Roma.
FONTE: Il Tempo – F. Biafora