“Riccardo aveva nove anni, è venuto da noi piccolino, è cresciuto proprio a Trigoria. Me lo segnalarono i miei osservatori, il capo scouting è Albergati, che è tornato da noi dopo essere stato all’Inter. Calafiori giocava già nel ruolo di terzino sinistro. Quando prendi questi bambini così piccoli può darsi che intravedi qualità in un giocatore che poi cambia ruolo. È stato così per De Rossi, che quando lo prendemmo faceva l’attaccante. Riccardo ha una famiglia stupenda, è un ragazzo con un’educazione e un rispetto non comuni”.
“Quando ha avuto quel terribile incidente si temeva che non potesse tornare a giocare al calcio, invece con l’aiuto della famiglia ha saputo reagire. In quel periodo difficile gli dicevo che la priorità era poter tornare a stare bene, ma lui ha sempre sognato di fare il calciatore, ha stretto i denti, ha fatto tanti sacrifici ed è riuscito a tornare più forte di prima. Ora può lasciarsi alle spalle quella fase brutta della sua vita”.
FONTE: Il Corriere dello Sport