Di corsa (e a testa bassa) verso la Sampdoria: a quarantotto ore dalla fine del 2020, la Roma è focalizzata soltanto sulla sfida contro i blucerchiati in programma domenica allo Stadio Olimpico. Il primo impegno del 2021, che casualmente mette davanti agli uomini di Fonseca la prima squadra affrontata dopo la lunga pausa imposta dal lockdown, è cruciale per tanti motivi.
Il primo: c’è da dare continuità alla vittoria contro il Cagliari e lasciarsi definitivamente alle spalle gli scivoloni di Napoli e Bergamo.
Il secondo: conservare il terzo posto, per allungare su almeno una delle inseguitrici (in contemporanea si gioca Atalanta-Sassuolo).
Il terzo: portare a casa una vittoria alla prima in Serie A nel nuovo anno solare; negli ultimi dieci anni, i giallorossi ci sono riusciti la metà delle volte, cinque, raccogliendo poi quattro sconfitte e un pareggio.
Il quarto motivo: preparare al meglio il tour de force che nel primo mese del 2021 porterà la Roma a scendere in campo sette volte, sei delle quali allo Stadio Olimpico.
L’unica vera trasferta sarà a Crotone, nel turno infrasettimanale della Befana, poi Roma-Inter, il derby, la doppia sfida contro lo Spezia (ottavi di Coppa Italia e campionato), per chiudere il 31 contro il Verona. In ballo diciotto punti e l’accesso ai quarti di una Coppa che la Roma deve onorare al suo meglio, cercando di arrivare in fondo.
Ma il motivo principale per cui Pellegrini e compagni pensano soltanto alla sfida contro i blucerchiati di Ranieri è forse il più logico e giusto: Fonseca – così come i leader dello spogliatoio, da Mkhitaryan a Smalling, passando per Dzeko e Veretout – predicano calma e concentrazione, ricordando a se stessi e ai compagni che bisogna ragionare di partita in partita. (…)
FONTE: Il Romanista – L- Latini