Fonseca never dies. Il portoghese si riprende la Roma dei tempi migliori in una settimana che di normale ha avuto poco e riconquista la zona Champions rendendo vani i successi di Napoli, Juve e Lazio. Il 3-1 al Verona è senza storia, anzi è la storia delle scommesse vinte dal tecnico che lascia ancora Dzeko in tribuna e si gode il magic moment di Mayoral e la ritrovata ferocia di Mkhitaryan e Pellegrini a una settimana dallo scontro verità con la Juventus.
Il primo tempo è da spellarsi le mani contro un Verona mai visto così in difficoltà. Silvestri, in corsa per la porta del futuro, si fa infilare facilmente prima da Mancini (con leggera deviazione di Ceccherini) poi da Mkhitaryan che segna un gol da Futsal. A completare il trittico del primo tempo ecco il nono centro di Mayoral dopo il tiro di Pellegrini maldestramente deviato da Silvestri. Nella ripresa la Roma amministra senza rinunciare ad attaccare.
Poi Juric si rende conto di aver sbagliato la formazione iniziale e inserisce Lasagna, Bessa e Colley che di fatto cambiano l’inerzia del match. Il gol dell’ex gioiello dell’Atalanta crea preoccupazione ma la squadra di Fonseca è brava a non farsi schiacciare e va vicina al 4-1 con Spinazzola e Veretout.
Il finale è dolce per Fonseca che si gode il terzo posto (40 punti, manca quello in bilico penalizzato proprio all’andata col Verona) e scaccia via ancora una volta l’ombra di Allegri: «Devo mantenere sempre l’equilibrio. Un allenatore famoso diceva che gli allenatori hanno sempre la valigia pronta, la nostra vita è così ma io non l’ho mai preparata. Io sono sempre stato tranquillo e concentrato sul lavoro. Abbiamo fatto 3 gol alla migliore difesa del campionato».
Capitolo a parte su Dzeko: «Non è vero che ho preteso le sue scuse ma non dipendiamo da lui. Per me i principi morali contano più di quelli tecnici. La squadra non può dipendere da un solo giocatore. La cosa più forte di questa squadra è quello che possiamo fare tutti insieme, a prescindere dai singoli». Brutte notizie in vista della Juve: Smalling esce per infortunio muscolare dopo 10 minuti (si teme lesione al flessore) mentre Pellegrini sarà squalificato. In tribuna i due nuovi acquisti El Shaarawy e Reynolds salutati con affetto proprio da Dzeko che resterà a Roma e in qualche modo dovrà ricomporre la frattura con Fonseca.
FONTE: Leggo – F. Balzani