Il grave infortunio di Veretout ha spento il sorriso di Fonseca. Si prevede una lunga indisponibilità: minimo 40-45 giorni. Problema al flessore della coscia destra: la sensazione, con il giocatore costretto ad uscire dal campo con l’aiuto dei medici e senza appoggiare il piede, è stata subito quella della lesione importante. Cioè lo strappo.
La diagnosi, però, sarà ufficiale solo in giornata. L’ecografia di ieri, anche per il vasto versamento, non ha chiarito l’entità del danno. La presenza del sangue non fa ben sperare: il rischio che la lesione sia almeno di secondo grado è molto alto (addirittura potrebbe essere pure di terzo). Se la risonanza magnetica confermerà quanto emerso dall’esame fatto ieri, il centrocampista resterebbe fuori un mese e mezzo. Così, guardando le prossime tappe della Roma sul calendario della stagione, perderebbe gli ottavi di Europa League contro lo Shakhtar e come minimo 5/6 gare di campionato, quelle contro il Genoa, il Parma, il Napoli, il Sassuolo, il Bologna e probabilmente anche quella contro il Torino.
In rosa non esiste nessuno con le sue caratteristiche. In quella posizione il più idoneo rimane Pellegrini. Ancora di più con il 3-1-5-1 utilizzato ultimamente da Fonseca in fase offensiva. Non toccherà a lui, domenica contro il Genoa, prendere il posto del francese. Pellegrini è abbastanza stanco e l’allenatore potrebbe dargli un turno di riposo per averlo al meglio contro lo Shakhtar (stessa cosa per Mkhitaryan, che ha preso male il cambio contro la Fiorentina: chance in contemporanea per Pedro ed El Shaarawy). La coppia più probabile prevede, quindi, il ritorno di Villar accanto a Diawara.
FONTE: Il Messaggero – U. Trani