Il tris azzurro e la sinfonia di Fonseca. La Roma distrugge lo Shakhtar Donetsk all’Olimpico e si prenota con anticipo un posto sull’aereo per i quarti di Europa League. Finisce 3-0 per i giallorossi con i gol di Pellegrini, El Shaarawy e Mancini che avranno fatto felice pure il ct davanti alla tv. Paulo, invece, abbatte il connazionale Castro che lo aveva sostituito sulla panchina dello Shakhtar utilizzando proprio il contropiede letale nel secondo tempo quando gli ucraini hanno provato a recuperare lo svantaggio trovando finalmente un grande Pau Lopez.
Ad aprire le marcature è stato Capitan Pellegrini su assist di Pedro e intuizione di Mkhitaryan costretto ad uscire qualche minuto dopo per un problema al polpaccio che sarà valutato oggi. Gli ucraini conquistano il possesso palla ma lo gestiscono in modo sterile se si fa eccezione per il tentativo sotto porta di Moraes. Cambiano registro nella ripresa quando Tete mette in apprensione la difesa romanista.
Ci pensa Pau Lopez a dire di no, ma proprio in quel momento Fonseca indovina la mossa: dentro El Shaarawy e fuori Pedro che durante il match aveva discusso proprio col tecnico. Il Faraone mette la firma al 62′ con una di quelle serpentine centrali che tanto lo avevano fatto amare dai tifosi romanisti. Una rete che mancava da maggio 2019 in Italia. A completare la notte di gala ecco la capocciata di Mancini innescato da un angolo del solito Pellegrini spizzato da Cristante.
Un risultato rotondo che fa godere Fonseca e dovrebbe portare la Roma agli storici quarti mai raggiunti prima d’ora in Europa League. Prima però c’è il ritorno giovedì prossimo in Ucraina. “Siamo stanchi ma ho visto un gran spirito di squadra perché in queste partite c’è una motivazione extra che ora voglio anche in campionato. Era sicuro che lo Shakhtar non avrebbe pressato alto e cercato il contropiede”, le parole di Fonseca.
FONTE: Leggo – F. Balzani