La Roma rifiorisce tra i tulipani e inorgoglisce il calcio italiano. La vittoria ad Amsterdam contro l’Ajax la mette sulla strada delle semifinali di Europa League ed è figlia di episodi fortunati ma pure della capacità fin qui inedita di ribaltare pronostici e risultati con cuore e cervello. E’ la Notte Stellata di Pau Lopez, è il lieto fine di Ibanez, è il riscatto di Fonseca. Unico allenatore della serie A ancora in vita in Europa.
La partita era iniziata male con l’infortunio di Spinazzola (rischio lesione) ma si vedevano segnali importanti dal rifiorito Dzeko. Poi il black-out: retropassaggio di Diawara, assist di Tadic per Klassens e vantaggio Ajax. Sembra la solita storia, anzi si ripete la solita storia quando nella ripresa Ibanez provoca il rigore che può costare la qualificazione. Pau Lopez fa quello che un portiere della Roma non faceva da anni: para un rigore decisivo. Da quel momento una scossa pervade tutta la squadra. Protagonista è ancora un portiere: il 19enne Scherpen che si impappina su una punizione innocua di Pellegrini.
La Roma insiste e rischia dietro ma c’è ancora Pau a fermare ogni tentativo. Il pareggio in fondo è un ottimo risultato in vista del ritorno all’Olimpico. Ma nel finale ecco il lieto fine. Proprio Ibanez trova la girata vincente e fa esplodere i balconi di Roma rimasti troppo tempo in silenzio. «Questo gol mi piace proprio tanto. Ringrazio Pau che ha parato quel rigore», ride di gusto il brasiliano.
La Roma vince 2-1, si abbraccia e ora vede le semifinali col Manchester United (0-2 a Granada). Fonseca intravede speranze di conferma: «Dopo tanti problemi è arrivata una vittoria importante. Non è ancora chiusa, ma i ragazzi sono stati grandi. Più rispetto per me? Io faccio il mio lavoro, accetto sempre le critiche ma mi dispiace sentire bugie soprattutto in una settimana in cui rappresentiamo l’Italia».
FONTE: Leggo – F. Balzani