La Roma affonda pure in Sardegna. La testa è a Manchester, le voci su un futuro con Sarri e così le riserve di Fonseca fanno rimediare un’altra figuraccia in campionato contro un Cagliari che ora vede più da vicino la salvezza. Il turnover era prevedibile, forse pure il risultato nonostante le solite promesse («Cercheremo ancora di arrivare quarti», aveva detto Villar poche ore prima del match). Ma la decima sconfitta stagionale della Roma mette a rischio pure il settimo posto insidiato dal Sassuolo e quindi la partecipazione a tutte le coppe europee. Resta il cammino in Europa League che giovedì vedrà i giallorossi affrontare in semifinale il Manchester United che viene da 21 partite utili consecutive e al turn over non ci pensa proprio.
E’ esagerato, invece, quello di Fonseca che rispolvera pure Santon ma almeno sorride per il recupero di Smalling e Spinazzola. Il primo tempo si apre subito con l’errore madornale di Diawara che favorisce il vantaggio di Lykogiannis. Poi il Cagliari si siede e sale in cattedra Carles Perez che trova il pareggio su assist di Pellegrini. Nella ripresa altri errori (di Mancini e Karsdorp) ed ecco l’uno-due di Marin e Joao Pedro. Non bastano gli sforzi nel finale e il gol di Fazio per evitare il ko. Così la Roma dopo aver regalato punti a Parma, Benevento e Torino fa passare in cassa pure il Cagliari tanto per rispettare la par condicio.
Fonseca non sembra preoccupato: «Non abbiamo sbagliato atteggiamento stavolta diversamente da Torino. Prendere un gol dopo 4 minuti ci ha complicato i piani ma abbiamo sempre cercato di attaccare. Smalling? Importante recuperare lui e Spinazzola. Non dovremmo andare a Manchester solo per difenderci». A maggio arriverà l’addio consensuale con il portoghese. Sono sempre più forti le voci che vogliono Sarri in panchina, e sono sempre più gli incontri per regalargli Vlahovic sul mercato.
FONTE: Leggo – F. Balzani