L’Old Trafford riserva un’altra notte da incubo alla Roma 14 anni dopo. Finisce con un punteggio pesantissimo: 6-2 per il Manchester United. Un punteggio che non lascia speranze in vista del ritorno quando servirà vincere 4-0. Eppure la notte inglese era iniziata con un bel sogno. Lo svantaggio iniziale di un maestoso Bruno Fernandes era stato rimontato prima dal rigore di Pellegrini poi dall’ottavo gol contro i Red Devils di Dzeko.
Il tutto mentre nella tribunetta si sistemava una sorta di ospedale da campo: fuori in 35 minuti Veretout, Pau Lopez e Spinazzola. E slot finiti per i cambi. Un crollo fisico figlio di una preparazione tutta da rivedere. Nella ripresa lo United è salito in cattedra e ha dato una lezione a Fonseca. La doppietta di Cavani (con errori evidenti della difesa) ha ribaltato il risultato. I colpi di Pogba e Greenwood hanno umiliato una Roma sin troppo sbilanciata contro un avversario che non aspettava altro.
Non ci aspettavamo nel secondo tempo una Roma con la difesa così alta, dice Fernandes che ha segnato il rigore del 4-2 sul quale ci sarebbe da discutere. Un blackout, uno dei tanti della stagione di una squadra che quando cade crolla a terra tramortita. Fonseca sa che questa è stata l’ultima partita che conta con addosso i colori giallorossi: Una sconfitta pesante dopo un buon primo tempo. Nella ripresa non siamo esistiti.
E’ difficile da spiegare, siamo entrati senza aggressività, lasciando spazio e sbagliando molto. Gli infortuni e la mancanza di cambi hanno condizionato. Pellegrini vede una realtà diversa: Non ho nulla da rimproverare. C’è ancora una gara di ritorno però e noi lotteremo fino alla fine. Fonseca? La Roma migliora giorno dopo giorno. Forse in allenamento.
La stagione giallorossa, a meno di miracoli, infatti è finita virtualmente qui. Ora c’è da costruire un futuro diverso. Con Sarri, e senza più figuracce. I 1500 tifosi di Trigoria non lo meritano. E nemmeno tutti gli altri.
FONTE: Leggo – F. Balzani