A ottobre dello scorso anno la prima convocazione, ma solo in questo finale di stagione Fonseca gli ha dato la possibilità dell’esordio con la maglia giallorossa: “Non è che me lo aspettavo, ma ci speravo”. E’ sincero Nicola mentre lo racconta: “L’andata contro il Manchester era stata condizionata dagli infortuni e da un risultato, purtroppo, molto pesante. E sul 2-2 al ritorno, con la qualificazione ormai molto lontana, ecco, lì ho sperato che il mister mi chiamasse per entrare”. E al 77′ il sogno è diventato realtà. Fuori Pedro, dentro Zalewski. Cinque minuti dopo la ciliegina sulla torta del tiro che ha propiziato l’autogol: “Purtroppo non me lo hanno assegnato, ma sono stato felicissimo di aver contribuito alla vittoria sia contro lo United che contro il Crotone”.
Un quasi gol e un assist “lungo”, che non faranno statistica ma sicuramente accrescono la fiducia di un ragazzo che si è appena affacciato al professionismo. Zalewski deve molto a tre persone nella sua, breve, carriera: “Uno è sicuramente Bruno Conti che mi ha scelto. E’ lui che mi ha portato a Trigoria da bambino facendomi realizzare il sogno che avevo fin da piccolo. L’altro è mister Fonseca che questo sogno me lo sta facendo vivere ogni giorno. Mettermi in campo in una semifinale di Europa League non è semplice e non capita tutti i giorni. Ma mi ha dato fiducia e sa che posso fare bene e crede in me”. Senza favoritismi o corsie preferenziali. “Il salto in Prima Squadra è grande, ma ogni ragazzo della Primavera viene trattato come un calciatore vero”.
Una mentalità professionale che si respira fin dalle giovanili perchè “la Roma fin da piccolo ti insegna ad avere determinati comportamenti. Personalmente non c’è stato un momento in cui mi sono sentito più calciatore che ragazzo delle giovanili. Ovviamente l’esordio porta emozioni particolari ma la testa, l’attitudine cambia da quando entri a Trigoria”. Un lavoro dedicato per i giovani che si affacciano alla Prima Squadra che ha avuto una svolta ulteriore con la nuova proprietà e con Tiago Pinto: “La Roma negli ultimi mesi, con me e con tutti i miei compagni ha curato molto la nostra crescita mettendoci a disposizione tantissime professionalità. Preparatori atletici che si dedicano solo a noi, un nutrizionista che controlla la nostra alimentazione, anche un tutor che ci spiega come utilizzare al meglio la comunicazione personale attraverso i social network”. Praticamente un team dedicato che accompagna i giovani calciatori ad essere pronti a 360° alla vita da calciatore professionista. Partendo dall’istruzione scolastica, con il Liceo Scientifico Sportivo di Trigoria dove proprio Zalewski si è diplomato. Un gruppo di cui fanno parte altri ragazzi della Roma come Ciervo, Bove, Darboe, Milanese, Tripi, Boer, Podgoreanu e Providence. Non a caso quasi tutti esordienti in questa stagione.
Un cammino verso il professionismo partito da lontano, “dalla casa di Poli praticamente affacciata sul campo di calcio”. Lì lo scopri per primo un allenatore al quale è legata una storia particolare: “Andrea Bernardini, a lui devo tanto. Il giorno del provino con la Roma venne in motorino da Zagarolo a Trigoria solo per vedere l’allenamento. Era in tribuna insieme a papà e al padre di Calafiori. Io e Riccardo siamo entrati insieme nella Roma. Con il mister ci sentiamo tutt’ora, tra noi è rimasto un ottimo rapporto”.
Che la “scuola” Roma funzioni è oggettivo. Risposte precise e puntuali, ma quando si toccano alcune corde Zalewski quasi si scioglie. Nel racconto di mister Bernardini ma anche descrivendo il rapporto speciale che lo lega a capitan Pellegrini: “Lorenzo lo conosco bene da tre anni, avendo la stessa agenzia che ci segue (la GP Soccer and Management, ndr). E’ quello con cui ho il rapporto più stretto, è il capitano della squadra. Lo stimo sotto tutti i punti di vista”. Non ci racconta di più del lungo abbraccio ricevuto alla fine di Roma-Manchester, la timidezza e l’intimità di certe parole è forse giusto che rimangano tra lui e Pellegrini: “No, niente. (lunga pausa). Mi ha fatto solo i complimenti, come tutti”. (…)
FONTE: grandhotelcalciomercato.com