«L’eroico coraggio di un feroce addio». Questo cerca Paulo Fonseca in quello che può essere definito il derby della dignità in un triste clima da Ultimo Bacio. Domani sera, infatti, il portoghese saluterà per sempre l’Olimpico da allenatore della Roma e proverà finalmente a vincere contro la Lazio e infrangere uno dei suoi tanti tabù in una stagione da record negativi. Un regalo d’addio che pretendono i tifosi (ieri nuovo striscione) e che il portoghese ha chiesto alla squadra poco prima dell’allenamento.
Nessuno degli infortunati però dovrebbe stringere i denti: ieri differenziato per Spinazzola, Smalling, Veretout e ovviamente Zaniolo. Con la Lazio, quindi, si rivedrà su per giù la formazione sconfitta a San Siro. Servirà di più a Pellegrini e compagni per salvare la faccia e il 7° posto che vale la Conference League. Una vigilia anomala quella di Fonseca che da tempo sa di essere sopportato a Trigoria e che il 24 maggio terminerà ufficialmente la sua tormentata avventura giallorossa. Il futuro potrebbe essere al Lione.
I numeri intanto lo condannano: 104 gol subiti in due stagioni, 4 punti conquistati su 33 disponibili contro le big (mai così male dal 2005) e il settimo posto con 58 punti (peggio fece solo Luis Enrique). Un disastro. Vincere il derby non basterebbe a salvare la stagione, ma renderebbe meno amaro l’addio. Piena fase di studio per Mourinho, invece, che ieri su Instagram ha pubblicato un video mentre esamina la prestazione di Calafiori contro l’Atalanta facendo fantasticare i tifosi.
La sua presentazione è prevista i primi di giugno. Con lui a Trigoria potrebbero sbarcare Amelia nel ruolo di preparatore dei portieri e uno tra Samuel e De Rossi come collaboratore tecnico. Fronte mercato: in porta passi avanti per il nazionale portoghese Rui Patricio mentre Buffon sembra solo una suggestione.
FONTE: Leggo – F. Balzani