Hanno esultato sul divano di casa, con un sorriso grande e un po’ di comprensibile amaro in bocca. Zaniolo e Pellegrini, causa infortuni, hanno vissuto l’Europeo da tifosi complimentandosi pubblicamente e in privato con Chiellini e compagni. Ora però sono pronti alla rincorsa Mondiale verso il Qatar, una destinazione lontana appena 15 mesi. Incrociando le dita e con l’aiuto di Mourinho che li sta allenando in questi caldi giorni a Trigoria.
Tanta la voglia di tornare protagonisti. Soprattutto quella di Nicolò fermo da settembre scorso a causa del secondo crack al ginocchio in meno di un anno. Ha provato ad accorciare i tempi in vista degli Europei ma non ci è riuscito. Ora c’è solo la Roma. Zaniolo si è presentato a Trigoria tirato a lucido e con una voglia matta di lavorare con Mourinho. I due hanno parlato, si sono abbracciati e hanno iniziato un percorso che il numero 22 vuole concludere con il Mondiale.
«E’ un talento fantastico, deve trovare il suo habitat naturale», ha detto lo Special One. Per ora Zaniolo suda e si allena con un matto nelle doppie sedute alla Zeman studiate da Mou attendendo la nascita imminente del figlio dalla ex compagna Sara Scaperrotta. Giovedì in amichevole col Montecatini (ore 18) tornerà a giocare una partita coi compagni. Un piccolo traguardo in attesa del debutto ufficiale del 19 agosto in Conference. Prima tappa del nuovo corso pure per Pellegrini e Mancini, altri due azzurri in cerca di riscatto. E di rinnovo.
Hanno alzato la coppa, invece, Spinazzola e Cristante. Il primo tornerà a disposizione non prima di febbraio, al suo posto è stato proposto Alex Telles che la Roma è disposta a prendere solo in prestito con diritto di riscatto dal Manchester United. Il primo nome della lista è sempre Bensebaini. Bryan, invece, rinnoverà a breve il contratto.
Entro domani è finalmente previsto lo sbarco di Rui Patricio per le visite mediche e la firma mentre serve ancora uno sforzo per chiudere l’operazione Xhaka. Mourinho intanto si coccola la Roma: «E’ un club gigantesco con tifosi assettati perché a loro non è successo niente di buono negli ultimi 20 anni».
FONTE: Leggo – F. Balzani