Pellegrini si fa in due per la Roma. Il capitano ieri ha giocato quasi tutti i novanta minuti contro il Belenenses, Mourinho lo ha utilizzato da trequartista nel primo tempo e poi da centrale nella ripresa. Una soluzione che potrebbe essere ripresentata, considerata l’emergenza nel reparto per il mancato arrivo di Xhaka. Anche con Fonseca aveva giocato qualche partita a centrocampo. Lorenzo si sacrifica per la squadra, si mette a disposizione dell’allenatore.
Pellegrini non è un trequartista vero, perché nasce centrocampista e sa fare anche la fase difensiva. La condizione atletica sta crescendo, anche se ha perso due settimane di lavoro rispetto ai compagni per l’infortunio muscolare. Lorenzo ieri ha mostrato il suo repertorio, ha creato tante occasioni per gli attaccanti, ha cercato insistentemente Dzeko, ha dato una grande palla a Carles Perez, ha saltato l’uomo, ha cercato sempre la giocata più difficile.
Già dalla passata stagione ha preso per manola squadra, ha avuto un ruolo delicato e decisivo nella non facile gestione di Dzeko, dopo la rottura con Fonseca. Si trova molto bene con Mourinho, sente sempre le attenzioni dell’allenatore, percepisce che lo considera importante. Con lui è cambiato un po’ il modo di giocare, deve verticalizzare di più. Rispetto al passato è sempre più al centro del gioco.
Il suo futuro alla Roma è già scritto. I suoi agenti hanno incontrato più volte Tiago Pinto, c’è la volontà di proseguire insieme, con Lorenzo sempre pià coinvolto nel progetto dei Friedkin. Da capitano, da leader. Il suo contratto sarà prolungato fino al 2025, sarà stracciata la clausola rescissoria, che per quest’anno è scaduta, perché ha durata per tutto il mese di luglio. I suoi agenti stanno lavorando per fargli riconoscere un ingaggio all’altezza delle aspettative che la società ripone nei suoi confronti.
FONTE: Il Corriere dello Sport – G. D’Ubaldo