Dall’Europa League alla Conference, dopo poco più di un anno, Zaniolo si riprende la Roma. I giallorossi vincono a Trabzonspor 1-2 nell’andata dei play off della terza competizione europea, grazie a una rete di Pellegrini, aiutata, nella costruzione, proprio dal talento azzurro, e a un gol di Shomurodov, nato dall’angolo tirato sempre da Nicolò.
Serve un tempo al numero 22 per prendere le misure col campo e con le sue paure, riuscendo ad acquistare sicurezza nella ripresa. Corre, lotta, a volte ha voglia di strafare, finisce con un polso fasciato per una botta, ma diventa protagonista della manovra offensiva romanista. Un anno e dieci giorni senza indossare la maglia giallorossa, con, in mezzo, l’intervento al ginocchio — il secondo in pochi mesi — la neo paternità e una voglia di spaccare il mondo che traspare in ogni movimento di Zaniolo.
Anche il troppo nervosismo, la paura di rifarsi male, e la voglia di tornare ad essere decisivo sul campo, raccontano di un attaccante ritrovato e caricato dalla presenza sulla panchina di Mourinho. L’ultima ufficiale con la maglia della Roma, il ragazzo l’aveva giocata più di un anno fa: il 6 agosto del 2020, negli ottavi di finale d’Europa League, contro il Siviglia, sul campo neutro di Duisburg. I giallorossi persero 2-0 salutando la competizione e vedendo compromesso il rapporto tra Dzeko e Fonseca per una discussione tra i due.
Cinquantasette minuti in campo, gli ultimi, prima del secondo calvario nell’arco di un anno: a inizio settembre Nicolò si è infatti operato al ginocchio. Sembra davvero passata un’eternità, soprattutto a Zaniolo, impaziente di rimettersi in gioco, e concentrato sul suo obiettivo: fare bene con la Roma per conquistare il Mondiale del 2022, dopo esser stato costretto a saltare gli ultimi Europei.
FONTE: La Repubblica – F. Ferrazza