Avversari non irresistibili, trasferte tutt’altro che comode. I giovedì di Conference League della Roma di José Mourinho, almeno nella prima fase, non dovrebbero essere particolarmente complessi sotto il profilo tecnico e tattico, ma rischiano di logorare il gruppo giallorosso in viaggi lunghi e scomodi. L’urna di Istanbul ha infatti riservato a Pellegrini e compagni lo Zorya Luhansk, il CSKA Sofia e il Bodo Glimt.
Un girone con vecchie conoscenze, come i bulgari, già affrontati un anno fa in Europa League (0-0 all’Olimpico e sconfitta in Bulgaria, ma con la Roma già ampiamente qualificata e con in campo moltissimi giovani). Dalla seconda fascia è invece arrivato lo Zorya, formazione ucraina «retrocessa» in Conference League dopo aver perso il playoff di Europa League. La squadra, attualmente settima nel campionato ucraino, non gioca nella sua città, bensì a Zaporizzja: Luhansk è infatti una delle aree contese nel conflitto russo-ucraino.
La mina vagante è il Bodo Glimt, formazione norvegese che nella scorsa edizione dell’Europa League ha ben figurato contro il Milan, convincendo anche i rossoneri ad acquistare, dopo qualche giorno dal preliminare, la stellina Jens-Petter Hauge. Uno dei vantaggi per i norvegesi è il fatto di arrivare alle sfide di Conference League sullo slancio di un campionato iniziato già nel mese di maggio. La Roma, una delle favorite del nuovo torneo Uefa, dovrebbe controllare il girone senza troppa fatica: passano le prime due, ma la vittoria del gruppo consente di accedere direttamente agli ottavi di finale, evitando così il turno di spareggio con le otto retrocesse dall’Europa League.
FONTE: Il Tempo