Poker di vittorie, poker di gol, e la Roma vola. Quarta vittoria in altrettante gare ufficiali nel mese di agosto, con la Salernitana travolta nel suo stadio. Nella prima trasferta di campionato — di nuovo con i tifosi al seguito dopo un anno e mezzo — i giallorossi giganteggiano nella ripresa, vincendo 4-0 grazie alla doppietta di Pellegrini, Veretout e al primo centro nel campionato italiano di Abraham.
Mourinho ha trasformato la Roma, che si muove sempre più a sua immagine e somiglianza, rimotivando Pellegrini, che sta per firmare un rinnovo contrattuale che lo blinderà alla capitale per cinque anni a circa quattro milioni a stagione. Sempre più capitano, e protagonista in campo, erede di una fascia che passa da un romano all’altro (con la breve parentesi di Dzeko), Lorenzo risponderà adesso alla convocazione in nazionale, insieme a Zaniolo, che — assente a Salerno perché squalificato — ritrova la maglia azzurra a un anno esatto dall’infortunio al ginocchio rimediato proprio in una partita dell’Italia.
Se Abraham timbra per la prima volta con la casacca della Roma addosso, la rete e la bella prestazione sono una conferma per Veretout, che sta già a tre gol in questo avvio di stagione, leader di un gruppo del quale è il cuore. “Quando posso segnare lo faccio — ammette il francese — mi piace correre e il 100% in campo. Mi piace giocare dentro l’area e appena c’è la possibilità di avanzare lo faccio”.
Dopo Reynolds, escluso per motivi tecnici contro il Trabzonspor, è toccato ieri a Villar finire in tribuna. Il centrocampista non è per caratteristiche un calciatore funzionale al gioco di Mou, che avrebbe preferito arrivasse un altro mediano-regista in questa finestra estiva. Ma il mercato terminerà domani, sia Villar sia Diawara fanno parte della rosa giallorossa e gli esuberi continuando ad essere veramente tanti.
Tiago Pinto, dopo aver seguito la Roma a Salerno, volerà oggi a Milano per seguire le trattative che possono aprirsi in extremis, soprattutto, come è noto, in uscita. “Il mercato è il mercato, tutto può succedere — spiega il dirigente giallorosso — ma assieme alla proprietà e a Mourinho abbiamo avuto le stesse idee sulla squadra, sui giocatori e che abbiamo preso e che potevano partire. Gli esuberi? È un problema che non riguarda solo noi, ma tutto il calcio mondiale, visto che ne ha parlato anche Koeman. A inizio mercato avevamo 30 giocatori da sistemare, ne sono usciti tanti e aspettiamo fino al termine del mercato. È stato un lavoro difficile ma anche importante da parte dei procuratori e dei calciatori stessi che hanno voluto proseguire la loro carriera. Lo spogliatoio è tranquillo, rispetto a questo discorso, inattaccabile, sono orgoglioso del lavoro fatto da Mou e dal suo staff finora». Su Mayoral, poi, stretto tra Abraham e Shomurodov. “Vogliamo tre attaccanti, siamo stati chiari. Borja è un giocatore importante“.
FONTE: La Repubblica – F. Ferrazza