E ora chiamatelo The Special Run. Così è stato ribattezzato ieri Mourinho in quell’Inghilterra che non credeva più in lui mentre i principali giornali portoghesi gli dedicavano le prime pagine. Mou ai Parioli si è goduto il momento lasciando un giorno libero alla squadra. Troppo iconica quella corsa sotto la Curva Sud dopo il gol di El Shaarawy che ha celebrato la 1000 partite di Josè e la quinta vittoria in 5 gare di una Roma tornata a far paura. Una corsa da bambino che ha cementato il rapporto tra il tecnico e una tifoseria che lo ama senza mezzi termini. Tra loro anche Mazzone, uno che di volate sotto le curve se ne intende. «Una corsa sotto i nostri tifosi, bellissima. Una corsa da romanista», ha scritto Carletto su Instagram. La Roma di Mou non si limita a vincere.
È una squadra che trascina, diverte, combatte. Emblematico l’upgrade di giocatori come Cristante, Mancini e Pellegrini. Le vittorie arrivate fin qui hanno messo in luce l’adattabilità di Josè ad ogni difficoltà. La Roma sa far male a chi prova a giocare a calcio (e lo fa anche molto bene) come Fiorentina e Sassuolo, ma sa anche piegare quelle squadre che si difendono in 10 sotto palla come la Salernitana. Per arrivare fino al traguardo in campionato, però, manca il fiato di una panchina che necessita di rinforzi. «Inter e Juventus hanno ricambi d’esperienza», ha sottolineato il mister. I Friedkin, entusiasti di questo inizio boom, preparano i regali per gennaio. Per lo sprint. Per ora, la maratona, la guida proprio Mou.
FONTE: Leggo – F. Balzani