A un certo punto tutta la squadra si è alzata in piedi e, complice un pianoforte e una cantante, ha cominciato a intonare “Bella ciao”, facendo ruotare nell’aria i tovaglioli bianchi per una improvvisata e sentitissima «panolada», accompagnata da applausi. Lo spirito nuovo che si respira nella Roma si vede anche da cose come queste, ovvero la cena organizzata da José Mourinho per festeggiare le sue mille panchine al vertice. Ospiti d’onore i proprietari Dan e Ryan Friedkin, i dirigenti, lo staff e naturalmente tutti i giocatori che – per mano di Lorenzo Pellegrini e Gianluca Mancini – hanno regalato allo Special One una maglia simbolica, ricevendone in cambio un abbraccio straordinario.
L’appuntamento per tutti è stato alle 20 in Piazza Pio XI, non lontano da San Pietro. Fuori dal ristorante si è radunata in fretta una folla di tifosi e curiosi – man mano diventata sempre più grande – che hanno applaudito l’arrivo alla spicciolata prima di Mourinho e dei Friedkin, protetti dalla security, poi quello dei calciatori. Il momento clou è stato il discorso che Mourinho ha tenuto a tutto l’uditorio. L’allenatore ha parlato per circa otto minuti, più o meno il tempo che dedica alle riunioni tecniche con la squadra.
Il senso del suo discorso è stato chiaro: alla Roma è stato così ben accolto da sentirsi subito a casa. Per questo ha voluto ringraziare tutti – a cominciare dai Friedkin che gli sedevano accanto – per questi primi, straordinari mesi che l’avventura giallorossa gli ha riservato: «Bisogna continuare a lavorare in questo modo, perché la strada è ancora lunga prima di poter festeggiare davvero».
FONTE: La Gazzetta dello Sport – M. Cecchini