Ad appena tre giorni da quando Francesco Totti ha incoronato Lorenzo Pellegrini come suo erede, ecco che il capitano della Roma ha tirato fuori dal cilindro una prestazione proprio stile “tottiano”, santificata da una doppietta che ha indirizzato l’esordio nei gironi di Conference League contro il CSKA Sofia lungo i binari previsti. Così è stato, grazie a un 5-1 certificato dalle reti di Carey, El Shaarawy, Mancini, Abraham e appunto la doppietta di Pellegrini. Ci vuole una prodezza del capitano a riportare i ragazzi di Mou in linea di galleggiamento. Quanto basta per capire che il numero 7, a un passo dal rinnovo, dovrà però essere retribuito di conseguenza. Di sicuro, comunque, la pratica appare più aggrovigliata di quella che lo Special One macina sul campo, pur schierando una Roma con la mediana e l’attacco – a eccezione di Pellegrini – tutta diversa rispetto alle ultime partite, e rilanciando in difesa Smalling e Calafiori.
Sarà per questo che il 4-4-2 del CSKA in avvio approfitta dei nuovi meccanismi giallorossi per condannare allo svantaggio, per la prima volta in stagione, i ragazzi di Mourinho. Pur non disdegnando sortite, comunque, i rimaneggiati bulgari mettono in mostra tutta la propria inadeguatezza. Non basta che Lam si sdoppi, perché la grinta di Shomurodov e, appunto, la classe di Pellegrini portano la Roma nell’area del CSKA. E se il portiere Busatto è bravo due volte a stoppare Shomurodov lanciato a rete, nulla può sul gioiello di Pellegrini al 25′ e sulla conclusione dal limite di El Shaarawy.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – M. Cecchini