Aspra come la prestazione, dolce come la vittoria e amara per il rosso ingiusto a Pellegrini che costa il derby. Il giovedì della Roma di Mourinho ha tanti gusti che si confondono sul palato di un Olimpico tutto esaurito. Iniziamo dai 3 punti che la rimettono sulla scia delle big e la portano a +4 sulla Lazio. Una vittoria cinica quella dei giallorossi dopo il ko di Verona grazie al gol di Abraham puntuale a sfruttare la discesa di Calafiori al 36′ di un primo tempo che aveva visto la Roma andare vicina al vantaggio prima con Mkhitaryan e poi col palo di Zaniolo.
Nella ripresa tanto sudore per contenere l’Udinese di tanti giovani. Tra loro c’è anche il vecchio (si fa per dire) Deolofeu che impegna Patricio. Ci ha provato ancora la squadra di Gotti trovando però il muro di una difesa tornata a non subire gol. Come dicevamo però c’è l’amaro. Quello del doppio giallo a Pellegrini che abbandona non solo il campo ma pure la possibilità di giocare il derby da capitano. Rapuano gli sventola il rosso per un presunto gomito alto, ma dalle immagini il numero 7 non sembra toccare l’avversario.
A fine partita Mourinho non le manda a dire: “Il rosso è ridicolo, non mi vengono altre parole. Il calcio è uno sport di contatto, non possiamo cambiarlo. Mi informerò per capire i meccanismi legali in Italia per far sì che giochi il derby. Cosa abbiamo più della Lazio? Non lo so, non l’ho mai vista. I primi 35 minuti sono stati quelli con più qualità con cui abbiamo giocato in questo campionato. Siamo sempre stati squadra e meritavamo di più. Calafiori? Deve essere più uomo e non chiedere il cambio al primo dolorino”.
FONTE: Leggo – F. Balzani