Pellegrini resta in sospeso. Ma le indicazioni emersi dagli ultimi allenamenti non sono incoraggianti: il ginocchio è ancora dolorante. Mourinho deciderà solo in extremis se convocarlo per il Genoa, anche riflettendo sul precedente di Venezia. La Roma sperava di gestirne il pieno recupero con terapie e riposo. Però è chiaro che dopo quasi tre settimane senza un allenamento Pellegrini non possa forzare di nuovo. Sarebbe controproducente per le partite successive, tutte molto ravvicinate.
Mourinho studia soluzioni alternative: se in difesa può sostituire ancora Smalling con Kumbulla, che non sta benissimo a causa della contrattura rimediata in nazionale ma entro domenica dovrebbe essere a posto, l’eventuale ricambio di Pellegrini dovrebbe essere Nicolò Zaniolo, favorito su Mkhitaryan per la posizione di trequartista dietro alle due punte.
Se dovesse essere confermato il 3-4-1-2, sulla fascia sinistra agirebbe ancora El Shaarawy dal momento che Vina è infortunato e Calafiori, più vicino al recupero, non viene ritenuto pronto. Davanti dovrebbe essere confermato Shomurodov, che è un ex del Genoa, al fianco di Abraham.
Se invece dovesse ripiegare sul 4-2-3-1, Mourinho potrebbe spostare Ibanez nel ruolo di terzino sinistro e tenere El Shaarawy tra i quattro attaccanti, con Zaniolo a destra e Mkhitaryan trequartista dietro ad Abraham. A quel punto l’escluso sarebbe Shomurodov che però a Venezia ha svolto un ruolo importante, sia per sé (primo gol in campionato) che per Abraham (assist) a cui ha liberato spazi inesplorati.
FONTE: Il Corriere dello Sport – R. Maida