Poteva finire con un pareggio? Sì, perché il Torino in trasferta ha avuto più possesso palla (66%), ha fatto più tiri (17) e battuto più corner (9). La vittoria della Roma, allora, è ingiusta? No, perché ha avuto più occasioni nitide da gol e trovato risposta a un’emergenza totale a centrocampo: Cristante fuori per il Covid, Veretout squalificato e Pellegrini messo k.o. da un infortunio muscolare dopo 15 minuti (adduttore coscia destra, lo stop non sarà brevissimo). La differenza tra il calcio e gli altri sport sta proprio qui: sembra una contraddizione in termini ma non lo è.
I due allenatori hanno messo in campo il calcio che volevano e potevano fare. Juric ha schierato il Toro con il solito 3-4-2-1 ma, soprattutto, con i due esterni molto alti. Singo e Vojvoda dovevano costringere Karsdorp e El Shaarawy a fare i terzini. Compito portato a termine e supremazia dei granata per la prima mezzora, con un paio di occasioni sprecate, chiara quella di Pobega su rinvio incerto di Rui Patricio.
Mourinho ha accettato il rischio di difendere basso per avere più spazi, soprattutto per Zaniolo confermato in attacco al fianco di Abraham. Il gol che ha deciso la partita, al 32’, ha dato ragione allo Special One: importante l’appoggio di Ibanez a centrocampo, bella la verticalizzazione di Mkhitaryan e decisivo il “velo” di Zaniolo: Abraham si è trovato a calciare un rigore in movimento e non lo ha sbagliato. Subito dopo la Roma ha ottenuto un rigore vero (fallo di Buongiorno, l’anello debole della difesa granata) su El Shaarawy: un lungo esame alla Var, durato 5 minuti, ha però scovato un offside millimetrico di Abraham e cancellato il penalty.
Il Torino ha attaccato ancor di più nella ripresa, ma Rui Patricio non ha dovuto fare parate miracolose. La più spettacolare, semmai, è stata quella nel finale di primo tempo di Milinkovic–Savic su colpo di testa di Abraham. Juric esce a testa alta ma senza aver risolto il problema delle trasferte (una vittoria, un pareggio e 4 sconfitte) e con un nuovo infortunio (muscolare) di Belotti. Mou sembra aver trovato un modulo che consente alla Roma di difendere meglio e un ruolo importante per Zaniolo. Resta al quinto posto e la zona Champions non si è allontanata. A gennaio, però, un centrocampista serve come il pane.
FONTE: Il Corriere della Sera – L. Valdiserri