SKY L’elemento più positivo?
“Mi sono piaciuti i due gol da corner, ieri li ho allenati per 20-25 minuti e fare due gol così mi piace. Mi piace il risultato, ma non mi piace come abbiamo giocato. La partita non era difficile da chiudere e dalla metà del primo tempo abbiamo regalato il gioco e perso tante palle facili, non abbiamo mai avuto buona circolazione di palla e creazione di spazi. Non era difficile giocare contro lo Spezia in quel momento. Nel secondo tempo poi siamo migliorati, ma dopo il 2-0 mi è piaciuto lo sforzo di alcuni giocatori che sono rimasti in campo con tante difficoltà, come Ibanez, ma non mi è piaciuto come abbiamo gestito la partita, senza chiuderla. Poi dopo l’uscita di Smalling cambia tutto, con Cristante dietro, la squadra stanca, soprattutto i due terzini. Abbiamo lasciato entrare lo Spezia in partita e farli giocare fino alla fine”.
Smalling, Ibanez e Zaniolo sono recuperabili per l’Atalanta? “Vediamo. Ibanez è rimasto in campo, Smalling è uscito. Sono due giocatori con caratteri diversi, Smalling ha sentito qualcosa, Ibanez gioca sempre. Spero sia più una questione di stanchezza. L’Atalanta è una squadra top, con una rosa ampia. Sarà difficile. Per Zaniolo non so, non ha avuto un infortunio importante, ma vediamo. Sarà dura con l’Atalanta, così come con la Sampdoria”.
Da dove passa la crescita della squadra? “Io dico che in una stagione senza infortuni, senza squalifiche e senza stanchezza abbiamo un potenziale per avere una bella squadra. Una squadra che non può giocare per il titolo, ma comunque per obiettivi più importanti di ora. In una stagione però ci sono gli infortuni, i cartellini e noi sembriamo una squadra di assassini visti i cartellini che prendiamo, e una stanchezza accumulata perché la rosa è stretta. Io ho bisogno di aiuto dal mercato, non sarà a gennaio ma più avanti. Dobbiamo recuperare i giocatori di esperienza e anche far crescere i giovani. Io sono critico perché in panchina voglio stare tranquillo, non in ansia fino al 90’ come oggi. Sono mancati Pellegrini, Zaniolo, Mancini, El Shaarawy: sono troppe assenze e in una rosa come la nostra pesano. Quindi guardo ai tre punti e auguro a Thiago Motta di avere la forza per raggiungere i suoi obiettivi con lo Spezia”.
Cosa ha detto a Thiago Motta e in cosa si sente maestro nei suoi confronti? “In niente, non mi sento maestro nemmeno verso gli allenatori che anni fa sono stati miei giocatori. Ho solo più esperienza in panchina e con persone come Thiago, Stankovic, Shevchenko, gli dico sempre che sarà difficile allenare giocatori del loro livello. Sarà dura, ma sarà un’esperienza difficile. Ho chiesto a Thiago se gli piacesse e mi ha risposto di sì e quindi gli ho detto di andare avanti perché ha talento”.
DAZN In certe fasi della partita era insofferente, qualcosa la preoccupava?
“Mi preoccupava la mia squadra, la partita. Anche sul 2-0 non abbiamo mai avuto il controllo della partita, ci sono tanti problemi. Con l’uscita di Smalling, Cristante va dietro e la squadra soffre con questi tipi di problemi. Sentivo che la partita sul 2-0 non era chiusa. In panchina c’erano giovani, non era facile entrare per loro. Momento difficile, i 3 punti sono importanti anche se non abbiamo giocato bene”.
Felix? E’ stata inesperienza o meglio non parlare dell’arbitro? “Preferisco non parlare dell’arbitro. Per me l’arbitro ha fatto bene, gli episodi dei due gialli non li ho visti, preferisco non dire niente. Ma continuiamo con questo record incredibile di gialli, anche i gialli prima di Kumbulla e Viña… È troppo. Siamo una squadra naif, abbiamo il record di cartellini”.
Resterà con la difesa a 3 anche quando torneranno i giocatori fuori? “La grande questione è quando riavrò i giocatori disponibili, partita dopo partita perdiamo qualcuno. Non posso dire quando avremo Spinazzola, non lo so neanche io. Smalling per chiedere di uscire al 65′ significa che ha qualcosa. Abbiamo sempre qualche problema, è difficile pensare di costruire qualcosa con stabilità. Partita dopo partita penso a costruire una squadra con i giocatori che abbiamo disponibili. E così, siamo in difficoltà. Oggi recuperiamo per la prossima Mancini, ma perdiamo Smalling e Felix. C’è sempre qualche problema per cui divento un allenatore di emergenza e non di pianificazione”.
Mancano i gol degli attaccanti? “Nel primo tempo Abraham e Borja Mayoral hanno avuto spazio per giocare tipo playstation, ma qua devi scegliere bene e velocemente. Abbiamo perso troppi palloni facili, lo stadio è solo da ringraziare perché vengono ogni partita, hanno avuto un po’ di frustrazione e siamo noi che abbiamo portato la partita in una direzione che non ci piaceva. Abraham fa un lavoro fantastico per la squadra, continua la sua lotta con i pali e per noi è troppo importante. Ogni volta che non ha giocato ne abbiamo sentito la mancanza, dobbiamo essere cattivi, gol tipo quello di Felix che poi è stato annullato, abbiamo bisogno di cinismo”.
Cosa si è detto con Thiago Motta? “In questo momento ho già tanti giocatori che sono diventati allenatori, soffro con loro. Vedo cosa ha fatto Stankovic, Lampard, Thiago Motta, veramente penso che abbiano bisogno di tanta forza per allenare. Anche io ne ho bisogno, perché la mia storia dice che ho avuto le migliori rose al mondo e ho bisogno di forza per lottare contro qualche frustrazione. Thiago Motta è intelligente, ha avuti tante esperienze di qualità tra Italia, Spagna e Francia e avrà un grande futuro, però quest’anno dovrà soffrire per raggiungere i suoi obiettivi”.
In che senso ha bisogno di forza? “Sono abituato a soffrire meno, tipo al Real Madrid se perdevo 1-0 in casa sapevo che vincevo 5-1, qui sul 2-0 non è così…”.
CONFERENZA STAMPA Sembra esserci una Roma con Smalling e una senza. Come sta l’inglese?
“Il problema è che è più volte senza Smalling che con Smalling. È un giocatore di classe, esperienza, leadership, da palle inattive offensive e difensive. È veloce, con lui possiamo pressare più in alto. È un grande giocatore. Però col risultato aperto, al minuto 60, per essere sostituito… non c’è molto ottimismo”.
Qual è il motivo della prima ammonizione di Felix? “Non lo so, non ho visto in TV, era lontano da me. Non è stato un fallo, perché l’arbitro ha dato rimessa laterale per noi. Non lo so, non capisco. Magari è qualcosa che non ho visto, ma non mi sembrava una cosa da giallo”.
Come si spiega questi arbitraggi all’Olimpico? Cosa ha detto a Felix dopo l’espulsione? “Non gli ho detto nulla di speciale, solo di andare tranquillo perché non c’era niente da fare. Non ho visto da vicino, era troppo lontano il giallo a lui e a Kumbulla. Magari ci sono dei motivi, quello che non c’è dubbio è che per noi è giallo e per altri non è giallo. Non parlo specificamente di oggi, a parte questo il giovane arbitro è stato molto bravo. Esiste un tipo di criterio che anche con Cristante che era diffidato e che era il capitano, gli ho detto di fare piano anche nella comunicazione, perché non sei né Bonucci, né questi giocatori che hanno uno status, a cui gli arbitri permettono un diverso approccio. L’arbitro ha fatto male in qualche giallo, ma mi è piaciuto, tecnicamente, fisicamente”.
ROMA TV
“I 3 punti erano fondamentali. Se guardi il calendario le nostre prossime 4 partite sono Atalanta, Sampdoria, Milan e Juventus. I punti erano davvero importanti per noi. Merito allo Spezia che nel secondo tempo ha giocato per metterci in difficoltà. Noi però dobbiamo gestire la palla molto meglio, abbiamo perso troppi palloni, quando è uscito Smalling dovevamo cambiare delle posizioni. Non la struttura, ma le posizioni sì. Cristante si è abbassato ma così ci è mancato a centrocampo, Ibanez era in difficoltà fisica ma in panchina c’era solo Ndiaye che con noi non ha ancora esordito. Siamo in difficoltà in questo momento. Abbiamo perso oggi altri 2 giocatori, Felix e Smalling. La nostra lotta è difficile, ma la verità è che anche con tante difficoltà facciamo i nostri punti e siamo lì”.
Una delle note positive i gol su palle inattive.. “Lavoro. Ieri ci abbiamo lavorato 30 minuti. Questo è il tipo di situazioni che rendono felice un allenatore. Ci lavori un giorno e il giorno successivo fai due gol così”.
Un pensiero per il tifoso che ha avuto un malore? “Sì, l’ho capito solo dopo la partita. Ovviamente speriamo che tutto vada bene. Se tutto andrà bene mi farà sapere il suo indirizzo e avrò piacere di inviargli la mia giacca, così la prossima volta che viene con questo freddo avrà la mia giacca”.
FONTE: Sky / DAZN / Roma TV / Redazione Tuttoasroma