“Non firmo per un pareggio, andiamo a Bergamo per vincere“. È un Mourinho agguerrito, alla vigilia del match contro l’Atalanta (oggi, ore 15). Una partita che sulla carta per i giallorossi dovrebbe avere un pronostico chiuso, soprattutto alla luce del rendimento negli scontri diretti con le big, ma il tecnico portoghese non la pensa allo stesso modo. “Con tutto il rispetto e l’ammirazione per l’Atalanta – le parole dello Special One – noi andiamo lì per vincere. Se mi dite: ‘José, resta a casa e arriva un pareggio’ io rispondo di no. Perché il calcio è calcio, perché abbiamo bravi giocatori e un gruppo fantastico“.
Le differenze con il progetto della società bergamasca, sono però tante. “È innegabile una differenza fondamentale: io sono alla Roma da 6 mesi, Gasperini è lì da 6 anni. Questo non significa solo identità, idee, allenamenti, ma anche 12 finestre di mercato contro una. Parliamo di una società fantastica, stabile, lavorano tutti insieme, dieci anni dopo rispetto alla mia prima esperienza italiana sono una squadra da Champions e giocano per cercare di vincere lo scudetto. Noi abbiamo una proprietà nuova, che sta facendo un grande lavoro a tutti i livelli, un allenatore qui da soli sei mesi, con un mercato di reazione, come dico sempre, e queste sono differenze significative nei momenti di crescita. Però non ho dubbi su una cosa: noi possiamo vincere perché il calcio è calcio. Non voglio pensare: se perdiamo non abbiamo speranze Champions, se vinciamo invece siamo lì. Magari lo dicono i numeri, ma io non voglio pensarci. La sfida è giocare contro una squadra di grandissima qualità e vediamo che succede”.
Il portoghese parla con sincera ammirazione del progetto Atalanta. “Il loro lavoro mi piace tanto. Ho fatto tanti anni in club molto diversi, con un mercato super aggressivo, molto costoso, ma ho ammirazione per questo profilo di progetto. E il progetto è lì, lo vedi, con un mercato intelligente, la squadra è forte e con stabilità economica. E se noi romanisti guardiamo con fiducia alla proprietà, sono sicuro che la strada sia giusta anche per noi. Quando un progetto è a breve termine non serve empatia, quando è a lungo termine, come nel nostro caso, invece serve. E vi assicuro che qui si respira un’atmosfera fantastica”.
Grandi speranze, rispetto alla partita di oggi, sono riposte in Nicolò Zaniolo. “Sta giocando bene, ha una buona mentalità, sono contento. I numeri sembrano strani magari, perché non ha fatto gol in campionato, ma arriverà. Lasciamolo tranquillo per fare il suo gioco e crescere con fiducia. Non sono preoccupato, e poi chissà… Giocherà titolare e può fare bene“.
FONTE: Il Corriere della Sera – G. Piacentini